LA GRECIA ANTICA I grandi palazzi affrescati dei Cretesi e le città fortificate dei Micenei lasciano il posto ai teatri e ai templi delle città greche: è qui che, nel V secolo a.C., le proporzioni perfette degli edifici e l’armoniosa bellezza delle statue esprimono ideali di equilibrio e perfezione rimasti immutati per secoli. La Storia Dal 2700 a.C. l’isola di Creta fu la culla della raffinata cultura minoica (dal nome del mitico re Minosse). Attorno al 1500 a.C., dopo un breve periodo di decadenza a cui contribuirono forti terremoti, Creta fu conquistata dai , un popolo guerriero originario del Peloponneso, che sviluppò la . Il declino di Micene coincise con l’invasione dei Dori, popolo di origine indoeuropea che penetrò in Grecia verso il 1 200 a.C. Qualche secolo più tardi fiorì la , fondata sulle , città-stato indipendenti e rivali tra loro: le più celebri furono Atene e Sparta. Intorno al 750 a.C., una grande ondata colonizzatrice portò i Greci a fondare molte città sulle coste meridionali dell’Italia: l’area geografica in cui sorgono conserva il nome latino di . Nel IV secolo a.C., le della Grecia, indebolite dai continui conflitti, furono annesse all’ di Alessandro Magno: ebbe così inizio l’età ellenistica. Micenei civiltà micenea civiltà greca póleis Magna Grecia póleis Impero macedone Le principali città della Grecia antica. Vivere nella Grecia antica Creta pacifica, Micene guerriera Creta, l’isola più grande fra quelle che circondano la penisola greca, gode di un’ottima posizione al centro del Mediterraneo orientale, cosa che favorì lo sviluppo di un solido impero marittimo. Dediti ai commerci, alla pesca e all’agricoltura, i Cretesi erano un popolo essenzialmente pacifico. La civiltà micenea (così definita dall’archeologo tedesco Heinrich Schliemann, che nel 1878 scoprì le rovine di Micene) aveva invece una vocazione guerriera. Quando si parla di civiltà micenea non ci si riferisce a un unico stato, bensì a diverse città indipendenti, spesso in conflitto fra loro, ma con caratteristiche sociali e culturali comuni. Maschera funeraria micenea, XVI secolo a.C., oro. Atene, Museo archeologico nazionale. La pólis, pilastro della civiltà greca La nascita della civiltà greca coincise con il fiorire delle , le ( , in greco, significa “città”): città come Atene, Sparta o Tebe veneravano gli stessi dei, ma avevano una propria moneta e un proprio esercito. Ogni , insomma, era un piccolo stato. Celebre fu la rivalità fra Atene e Sparta, ispirate a due ideali politici diversi: Sparta aveva un governo affidato a un piccolo gruppo di persone che decideva per tutti ( ), Atene aveva un governo in cui era il popolo tutto a scegliere che cosa fare ( ). La vita nella ruotava intorno a due luoghi fondamentali: l’acropoli e l’agorà. L’ era il cuore della vita religiosa: sorgeva nella zona più alta della città e ospitava i templi delle divinità e gli edifici di culto. L’ rappresentava invece il fulcro della vita politica ed economica: era una grande piazza circondata da portici e situata al centro della città; qui si svolgevano le assemblee pubbliche e si teneva il mercato. città-stato póleis pólis polis oligarchia democrazia pólis acropoli agorà Il Partenone, 447-432 a.C. Atene, Acropoli. Il valore dei miti greci Le popolazioni delle città greche condividevano le stesse credenze sui rapporti che legavano l’uomo, il mondo che lo circonda e gli dei. Avevano in comune i , cioè quei racconti fantastici che cercano di dare una spiegazione alle numerose domande sull’origine degli astri, della Terra, dei fenomeni naturali e degli esseri viventi, uomo compreso. Ogni cultura ha un proprio patrimonio di miti, nei quali è raccolta tutta la sapienza più antica, ma senza dubbio sono stati i Greci il popolo che ha creato la più vasta mitologia del mondo antico. miti Prassìtele, , 350 a.C., marmo. Olimpia, Museo archeologico. Hermes con Dioniso fanciullo Una nuova idea di uomo Per i Greci l’essere umano era degno di grande considerazione: questa era una rivoluzione rispetto alle concezioni dei popoli della Mesopotamia e dell’Egitto, intimoriti dalle divinità che dominavano il mondo. L’uomo greco si poneva al , e desiderava poterne conoscere le leggi attraverso la ragione, con l’osservazione e lo studio. Anche gli dei avevano aspetto e qualità umane, e si distinguevano dall’uomo solo perché erano più belli e, soprattutto, immortali. A questo nuovo modo di concepire l’uomo e il mondo dobbiamo la nascita della filosofia e lo sviluppo della letteratura e delle scienze. La Grecia, infatti, è stata la patria di grandi filosofi come , o , il cui pensiero ha influenzato per secoli la cultura occidentale, ma anche di scrittori come , autore dei poemi che narrano i fatti eroici dell’ e dell’ (poemi epici). Nella Grecia antica è nato anche il , con commedie e tragedie che rappresentiamo ancora oggi. Anche l’arte ha risentito fortemente delle nuove idee: ogni espressione artistica, sia nella scultura sia nell’architettura, ha preso avvio dalla ricerca greca di regole e modelli che potessero portare a rappresentare un ideale di bellezza e di equilibrio, specchio dell’armonia universale. centro della natura e dell’universo Socrate Platone Aristotele Omero Iliade Odissea teatro Mirone, , copia romana (l’originale è del 480 a.C.), marmo. Roma, Museo nazionale romano. Discobolo