Le città dei morti La vita terrena è rievocata nelle tombe, che somigliano a case ricche di affreschi e di suppellettili etrusche hanno portato alla luce tombe di diversa struttura: . All’interno, le stanze hanno il soffitto piatto, oppure, nel caso delle tombe a tumulo, mostrano una struttura più complessa, a pseudocupola, simile a quella a tholos dell’architettura micenea (vedi a pagina 49). In questi ambienti suggestivi sono state trovate centinaia di opere d’arte, ora nei musei di tutto il mondo. Come gli Egizi, gli Etruschi assicuravano infatti al defunto tutti gli agi per la vita nell’aldilà. Le tombe più lussuose – come la Tomba dei Rilievi a Cerveteri (l’antica Caere) – a tal punto da avere sedili in pietra e ornamenti che riproducono le suppellettili domestiche; altre hanno le pareti affrescate. Fra gli oggetti rinvenuti, oltre ai sarcofagi, alle urne e ai (vasi che contengono le ceneri del defunto), ricordiamo gli specchi in bronzo con figure incise e i monili realizzati con la , a conferma del talento degli artigiani etruschi nella lavorazione dei più svariati materiali. Gli scavi nelle necropoli a tumulo, a ipogeo, a edicola imitano le abitazioni reali canopi tecnica della granulazione Tomba a pseudocupola da Casale Marittimo (Pisa), 620 a.C. Firenze, Museo archeologico nazionale. : è ricoperta da una collinetta artificiale. In queste tombe, dette anche "a volta” o “a pseudocupola”, gli Etruschi creano l’illusione di una calotta sul soffitto disponendo lastre calcaree ad anelli concentrici, chiusi in alto da una lastra. Questa “cupola” è sostenuta da un pilastro verticale. Tomba a tumulo è scavata sotto terra; vi si accede da un’apertura nella roccia. Tomba a ipogeo: : simile a un tempio, è costruita all’aperto. Tomba a edicola Una tecnica preziosa L’abilità degli orafi etruschi è testimoniata dalla tecnica della , che consiste nell’applicare su una lamina di metallo prezioso minuscoli granuli (sfere) d’oro, creando sui monili eleganti decorazioni. granulazione , fine del VII secolo a.C., oro. Roma, Museodi Villa Giulia (da Cerveteri). Placchetta ornamentale a figura femminile alata Vasi umanizzati Un tipico oggetto funerario etrusco, in cui venivano riposte le ceneri del defunto, è il . Il coperchio è a forma di testa umana, mentre il vaso, con i manici che assomigliano a braccia stilizzate, sembra ricordare il corpo. Talvolta, come quello qui illustrato, può anche essere dotato di vere e proprie braccia, sottilissime, appoggiate sulla pancia del vaso, in modo da accrescere l’idea di un vaso“umanizzato”, cioè a imitazione della figura umana. canopo . Chianciano, Museo civico archeologico (da una tomba di Tolle). Canopo etrusco, bucchero