SPAZI E RELAZIONI LA GRANDE RICCHEZZA DEGLI AMBIENTI NATURALI LEGGERE UN TERRITORIO Esiste una complessa relazione tra insolazione, precipitazioni, climi, ambienti naturali e presenza umana. "Leggere" un territorio dal punto di vista geografico vuol dire quindi interpretarlo come un , composto da tanti elementi diversi che interagiscono tra loro. Solo così risulta chiaro che, per esempio, il deserto non è soltanto un paesaggio da cartolina, ma anche molte altre realtà che coesistono, si condizionano a vicenda e si modificano. sistema Si definiscono quei territori che al loro interno hanno caratteristiche omogenee per quanto riguarda il clima, l'orografia e l'idrografia (cioè la distribuzione dei rilievi e delle acque), il tipo di suolo, la vita vegetale e animale. Sulle si incontra una grande varietà di ambienti naturali, tra cui i principali sono la foresta pluviale, quella tropicale, la savana, i deserti, la macchia mediterranea, la foresta temperata, la prateria e la steppa, la taiga, la tundra e le regioni polari. La distribuzione delle specie vegetali e animali sulla Terra non è casuale, ma segue in buona parte le grandi fasce climatiche in cui è suddiviso il pianeta. Lo sviluppo della vita è infatti strettamente legato al clima, in particolare all'insolazione e alle precipitazioni: quanto maggiori sono l'insolazione e la disponibilità di acqua, tanto più intensa e rapida è la crescita della vegetazione, che a sua volta fornisce riparo e nutrimento agli animali. Decisiva è anche la presenza di sostanze nutritive, cioè di sali minerali, nel terreno e nelle acque. Per quanto ai nostri occhi appaiano come immense masse d'acqua uniformi, anche nascondono nelle loro profondità incredibili ambienti naturali, a partire dall'affollatissima barriera corallina fino alle buie regioni degli abissi. ambienti naturali terre emerse mari e oceani ATLANTE ► pagina 11 Veduta di una foresta di conifere (taiga) in Canada. I paesaggi naturali che vediamo oggi sono il prodotto di centinaia di milioni di anni di trasformazioni che non hanno riguardato solo la forma della superficie terrestre ma anche il . Nel corso del tempo, infatti, le condizioni climatiche sono cambiate infinite volte, sia pure molto lentamente, e con esse gli ambienti. Le specie animali e vegetali si sono adattate, evolvendo per far fronte a nuove situazioni ambientali. Oppure, quando hanno potuto farlo, sono migrate alla ricerca di condizioni ambientali più favorevoli. Queste sono le regole della vita: nella lunga storia della Terra tutte le specie che non sono state in grado di seguirle si sono avviate all' , lasciando il posto ad altre più adattabili. Il meccanismo legato alla necessità di sopravvivere ha contribuito in modo decisivo a creare sul nostro pianeta la grande varietà di vita e la ricchezza di ambienti naturali che lo caratterizza. LE TRASFORMAZIONI DEGLI AMBIENTI NATURALI clima estinzione Sahara fertile. Per cinque millenni (fino al 2000 a.C.) il Sahara, che oggi è il più vasto deserto del pianeta, fu una terra fertile, verde,abitata dall'uomo e da grandi mammiferi come leoni, giraffe ed elefanti. Lo testimoniano anche antichissimi graffiti realizzati su rocce oggi circondate soltanto da altre rocce e sabbia. Nella fascia equatoriale, la zona della Terra più umida e più direttamente investita dai raggi solari, cresce la foresta pluviale, il (vedi a pagina 104) più ricco di vita delle terre emerse. Con l'aumento della latitudine si incontrano biomi sempre meno ricchi via via che l'insolazione diminuisce. Finché in prossimità dei Poli, le zone più fredde del pianeta, si trovano gli ambienti più deserti e sterili: la tundra e le lande ghiacciate. In generale si può dire che la e la di un bioma (cioè la sua ricchezza; vedi alle pagine 104-105) diminuiscono allontanandosi dall'Equatore. A questa gradualità fanno eccezione le fasce tropicali, dove soffiano venti secchi: la mancanza di acqua e la scarsità di sostanze nutritive ostacolano la vita nonostante la buona insolazione, tanto che spesso in queste fasce si incontrano vasti deserti. FASCE CLIMATICHE E FASCE AMBIENTALI bioma biodiversità produttività Gli ambienti naturali delle fasce temperate. Alcuni ambienti naturali sono stati in gran parte distrutti dalle attività dell'uomo, in particolare nelle fasce climatiche più adatte all'insediamento umano, come nel caso della macchia mediterranea e della foresta temperata in Europa (nella foto,la campagna tedesca, un tempo ricoperta da foreste), o delle praterie in America Settentrionale. Oggi in alcune regioni questi ambienti sopravvivono solo nei parchi protetti. Descrivendo gli ambienti naturali non si può trascurare la relazione tra uomo e natura: una relazione molto estesa, reciproca e spesso complicata. La nostra specie è così numerosa che non esistono più punti del pianeta mai raggiunti dagli esseri umani, e dunque ambienti naturali davvero "intatti". Tuttavia, per convenzione, si definiscono quelli che nel corso dei millenni non sono stati modificati in modo significativo dal genere umano, come le foreste pluviali, i deserti, le savane, le terre dei grandi ghiacci. Oggi queste aree sono spesso in pericolo, sia a causa dell'inquinamento sia perché l'umanità le sta progressivamente distruggendo per impossessarsi delle loro risorse naturali e di nuovi spazi. Anche gli ambienti naturali intatti comunque non sono quasi mai completamente spopolati: in genere vi abitano da millenni che seguono ritmi di vita in equilibrio con i propri (vedi a pagina 105). Anche la sopravvivenza di molte di queste comunità oggi è in pericolo. LA RELAZIONE UOMO-NATURA ambienti naturali intatti piccole comunità ecosistemi Pesca praticata con metodi tradizionali sul Niger, in Africa. LE PAROLE della geografia AMBIENTE NATURALE • BIOMA • BIODIVERSITÀ • PRODUTTIVITÀ • ECOSISTEMA Che cosa sono gli ambienti naturali e che relazione hanno con le fasce climatiche? Che conseguenze hanno sugli esseri viventi le trasformazioni degli ambienti? Che cosa si intende per ambiente naturale intatto?