SPAZI E RELAZIONI PRATERIE E STEPPE Le praterie sono grandi distese erbose che si sviluppano nelle . Si trovano soprattutto nelle aree interne dei continenti, dove gli inverni sono freddi, le estati calde e in genere si registra una . La steppa, in particolare, è un tipo di prateria presente in regioni dove le precipitazioni sono scarse; è costituita da piante erbacee e arbusti bassi, spesso distribuiti in modo irregolare. Tra le praterie più vaste ci sono quelle nordamericane e la Pampa sudamericana; fra le steppe spiccano quelle della Patagonia, in Argentina, battute dal vento, e quelle sconfinate dell'Asia, estese dal Mar Caspio fino alla Manciuria (Cina Nord Orientale), una lunghissima cintura erbosa compresa tra le grandi foreste a nord e le regioni desertiche più a sud. In Sudafrica, il Veld è un insieme di altopiani in cui si alternano steppe e praterie. La fauna delle steppe comprende roditori, rettili, cinghiali, capre selvatiche, gazzelle e caprioli, oltre a predatori come volpi, caracal, lupi e anche iene e ghepardi (in Sudafrica e parte dell'Asia). Nelle praterie il paesaggio è monotono, verdissimo durante la stagione delle piogge e giallo durante la stagione calda; gli alberi si alzano soltanto vicino ai corsi d'acqua. Le , molto estese, vanno dalla taiga canadese e dalla foresta temperata statunitense fino al Golfo del Messico. Sono particolarmente rigogliose nella fascia orientale, più vicina all'oceano e più umida. Bisonti e antilocapre sono i grandi erbivori di queste pianure: fino al secolo scorso entrambe le specie vivevano in branchi enormi; sterminati dalla caccia, oggi sono ridotte a poche decine di migliaia di esemplari che vivono nei parchi nazionali. Ancora numerosi sono invece i roditori (soprattutto i cani delle praterie) e altri piccoli mammiferi; per questi animali le principali insidie sono costituite da lupi, coyote, falchi e serpenti a sonagli. fasce temperate piovosità ridotta praterie nordamericane La Pampa.  In questa fertile prateria, estesa in Argentina, Uruguay e Brasile Meridionale, si allevano bovini e ovini. DELICATI EQUILIBRI VIVERE NELLE STEPPE Da millenni le steppe delle  sono abitate da popolazioni di allevatori nomadi di origine turca e mongola. Più precisamente, questi vivono in un territorio molto ricco di pascoli diviso tra Mongolia e Cina; si dedicano all' di pecore, capre, yak, mucche, cammelli e cavalli, da cui ricavano lana, carne, grasso, latte. La concentrazione di animali da allevamento (in media più di 20 per ogni abitante) è la più alta al mondo. Queste popolazioni, in particolare quelle mongole, si limitano a spostarsi insieme agli animali da un territorio all'altro, ma non li alimentano e non li riparano in stalle: si tratta di una forma di allevamento allo stato semi-brado che non interferisce con l'equilibrio ambientale. Il cavallo è al centro della storia e della cultura dei  : ancora oggi è il mezzo più adatto per muoversi nella steppa al seguito delle mandrie. A volte gli allevatori mongoli percorrono centinaia di chilometri, ma più spesso i loro spostamenti sono piuttosto brevi. Nel periodo più caldo si accampano nelle regioni montuose, mentre nei mesi invernali si spostano nelle pianure a ridosso delle montagne e meglio riparate dal vento.   regioni centrali dell'Asia   allevamento estensivo nomadi Una yurta (la tenda mongola) dotata di antenna parabolica.