LO SPAZIO FISICO LE REGIONI POLARI Gli ambienti polari si trovano alle latitudini più alte, oltre i due circoli polari. I raggi solari qui arrivano così obliqui che l'insolazione è minima e le temperature medie annuali sono sotto lo zero. Vostok, in Antartide, è probabilmente il punto più freddo della Terra: la media annuale è di circa -56 °C e la punta minima registrata è stata di -89,2 °C. Anche le condizioni di luce sono molto particolari: avvicinandosi ai Poli, nei mesi invernali il buio è ininterrotto, mentre in estate il cielo è costantemente illuminato. Il vento è onnipresente e violento, soprattutto in Antartide, dove sono state misurate raffiche di oltre 300 chilometri orari. Le precipitazioni sono minime, addirittura inferiori a quelle dei deserti più aridi: in Antartide la media annua è di 25 millimetri. Ovviamente, data la temperatura, si tratta di precipitazioni solide e non di pioggia: i venti gelidi fanno turbinare gli aghi di ghiaccio e li trasportano per centinaia di chilometri. Sempre a causa del clima rigidissimo, neve e ghiaccio non si sciolgono ma si accumulano in strati compressi, profondi anche migliaia di metri: sono le , dette " ". calotte polari inlandsis A NORD DEL CIRCOLO POLARE ARTICO L' non è un continente, ma una macroregione geografica che comprende il Mar Glaciale Artico, numerosi arcipelaghi e le coste più settentrionali di Europa, Asia e America. Le coste sono dominate dalla , un ambiente naturale spoglio, costituito da muschi, licheni ed erbe basse; rivestita di neve in inverno, si trasforma in una sorta di palude in estate. La maggior parte del Mar Glaciale Artico invece è coperta dai ghiacci della , detta anche " ": si tratta di una crosta di ghiaccio galleggiante, in genere spessa da pochi centimetri fino a 3 metri. La superficie della banchisa polare è soggetta a forti variazioni stagionali: in inverno si estende per 18 milioni di chilometri quadrati, fino alle coste dei continenti; in estate gran parte dei ghiacci si scioglie e la banchisa si riduce a 5 milioni di chilometri quadrati intorno al Polo, nell'area detta "dei ghiacci perenni" (vedi la carta in alto a destra). I ghiacci si estendono anche sulla terraferma, in particolare sulla Groenlandia, quasi completamente coperta da una calotta spessa fino a 2000 metri; lungo la sua costa si formano gli , grandi blocchi di ghiaccio che si staccano, spinti dal loro stesso peso, e vanno alla deriva in mare. Artide tundra banchisa polare pack iceberg artici La fauna artica Nonostante l'ambiente ostile, diverse specie animali popolano le terre polari. Volpi artiche, buoi muschiati, lemming, lepri artiche vivono soprattutto nella tundra. L' , il grande predatore del Nord, si spinge invece fino alle regioni più desolate della banchisa. Otarie, elefanti marini, trichechi si nutrono dei pesci e dei molluschi che vivono nelle acque sotto i ghiacci. Tra le numerose specie di uccelli ci sono pulcinelle di mare e alche; queste ultime sono simili ai pinguini dell'Antartide. orso bianco ATLANTE ► pagine 16-17 Limite estivo e invernale della banchisa polare. Iceberg artici. I blocchi di ghiaccio più grandi emergono dall'acqua per oltre 150 metri. Considerando che l'85% del volume degli iceberg resta sommerso, si tratta di vere e proprie montagne di ghiaccio. In condizioni climatiche così estreme poche forme di vita riescono a sopravvivere, e in ogni caso solo nei pressi delle coste e nelle poche valli pietrose libere dai ghiacci, che il vento tiene sgombre dalla neve. Prevalgono i , che rimangono congelati per quasi tutto l'anno e crescono solo durante le settimane estive; possono vivere per oltre duemila anni. Si trovano poi microscopici muschi, funghi e alghe. Tranne alcuni piccolissimi insetti, la fauna vive grazie al mare. Il fitoplancton, molto abbondante, è il nutrimento di enormi banchi di , minuscoli gamberetti rossi che a loro volta sono il cibo di pesci, calamari, foche, uccelli e cetacei. In Antartide vivono numerose specie di , distribuite tra le coste e le isole. Questi uccelli hanno abbandonato l'aria per l'acqua: non volano più e sulla terra sono goffi e lenti, ma in mare si trasformano in nuotatori agili e velocissimi. Trascorrono l'inverno sparsi, sulla banchisa o su isolette, per ritrovarsi sul continente in enormi colonie all'inizio dell'estate australe. Altre colonie sono quelle degli elefanti marini e delle otarie. Non esistono predatori terrestri, ma in mare vivono squali e orche, e in cielo volano efficienti pescatori come gabbiani, procellarie, cormorani, stercorari, sterne e albatros. ALL'ESTREMO SUD: L'ANTARTIDE L' è il continente più freddo, il più isolato, il più ostile per l'uomo. La sua superficie è completamente ricoperta da una calotta polare immensa, tanto pesante da averlo fatto sprofondare di almeno 600 metri e da modificare la forma stessa del pianeta. Questa calotta, formatasi nel corso di centinaia di migliaia di anni, ha uno spessore medio di 2500 metri e arriva in alcuni punti a oltre 4000 metri: considerando anche i ghiacci, l'Antartide, da continente con l'altitudine media più bassa del mondo, diventa quello con l'altitudine media più elevata. Trascinata dal suo stesso peso, la calotta si muove verso i bordi del continente a una velocità che va da pochi metri fino a 3 chilometri all'anno. Raggiunta la costa, la calotta entra in mare e, nelle zone più riparate, forma enormi tavolati galleggianti chiamati o (in inglese Le due piattaforme più importanti si sviluppano sul Mar di Ross e sul Mar di Weddell: si affacciano sul mare con scogliere di ghiaccio alte centinaia di metri da cui si staccano giganteschi iceberg. Gli sono molto più grandi di quelli artici e caratterizzati da una forma più regolare e "piatta"; nel 2000, nel Mar di Ross se ne è staccato uno lungo circa 300 chilometri e largo quasi 40 chilometri. La superficie effettiva del continente è di 13 milioni di chilometri quadrati, che diventano 14 considerando le piattaforme. Tutto attorno si estende la ghiacciata, che aumenta rapidamente all'arrivo dell'inverno australe, e si riduce in estate. Antartide piattaforme barriere di ghiaccio ice shelf). iceberg antartici banchisa ATLANTE ► pagina 65 Condizioni di vita quasi extraterrestri licheni krill pinguini Pinguini tra i ghiacci. Le penne sottili dei pinguini, intrecciate, formano un tessuto caldissimo e impermeabile, tanto che nelle giornate calde (4-5 °C) questi uccelli rischiano di surriscaldarsi: devono tenere le ali aperte e rizzare le penne in attesa del vento. Foche di Weddell. Tra i pochi animali a trascorrere anche l'inverno nei pressi delle coste antartiche, queste foche passano la maggior parte del tempo cacciando sott'acqua; riemergono per respirare attraverso buchi nel ghiaccio che tengono aperti mordendone i bordi.