SPAZI E RELAZIONI L'IDENTITÀ DEI POPOLI I sette miliardi di esseri umani che abitano il pianeta appartengono a un gran numero di diversi; si suddividono cioè in vaste comunità che al loro interno condividono la stessa . La lingua è il primo, fondamentale elemento di identità di ogni popolo: conoscere quali sono le lingue parlate sul pianeta Terra è dunque il primo passo per individuare i diversi popoli e avvicinarsi alla loro cultura. C'è però un problema: nessuno sa con esattezza quante siano le lingue parlate nel mondo; alcuni studiosi hanno contato circa tremila lingue, altri più di seimila. Questa differenza è dovuta soprattutto al fatto che alcuni studiosi considerano molti , cioè i linguaggi parlati dai diversi popoli, come semplici varianti o , mentre altri li ritengono vere e proprie . Non esiste, infatti, una precisa distinzione scientifica tra lingua e dialetto. Inoltre, moltissime lingue sono utilizzate soltanto da poche migliaia di persone e spesso non vengono scritte, ma solo parlate: per questo corrono il rischio di estinguersi insieme alle culture di cui sono espressione. In ogni caso, le , cioè quelle effettivamente parlate, sono infinitamente più numerose delle degli Stati, usate per scrivere le leggi e redigere i documenti ufficiali: queste ultime sono poco più di duecento. Relativamente più semplice è identificare invece i , ossia le grandi di lingue "imparentate" tra loro: tutte le lingue appartenenti a uno stesso ceppo linguistico discendono da un'antica lingua comune. In base ai criteri adottati dagli studiosi, nel mondo il numero dei ceppi linguistici varia tra 12 e 20. LINGUE E CEPPI LINGUISTICI popoli cultura idiomi dialetti lingue lingue vive lingue ufficiali ceppi linguistici famiglie Le lingue si "muovono" e si trasformano Osservando il planisfero nella pagina a sinistra, notiamo che lingue appartenenti allo stesso ceppo vengono parlate in Paesi e continenti diversi: si tratta di una conseguenza delle migrazioni compiute dai popoli anche in tempi molto antichi. Infatti, quando un popolo si divideva, i gruppi che migravano in punti diversi del pianeta entravano in contatto con altre culture e idiomi: questi scambi, nel corso del tempo, hanno finito con il diversificare sensibilmente le lingue di uno stesso ceppo. Le lingue quindi non sono immutabili, anzi, si trasformano continuamente, e non solo a causa delle migrazioni: l'incontro con altri popoli può avvenire anche in occasione di ; inoltre, le lingue cambiano anche perché nuove parole o nuove espressioni nascono ogni giorno per indicare, per esempio, , e . Insomma, le lingue evolvono e si mescolano tra loro, e spesso una lingua utilizza vocaboli di un'altra: per esempio ormai in italiano parliamo correntemente di smartphone, computer e software, manga, rap, hip hop e così via. scambi commerciali e culturali nuove tecnologie nuove mode abitudini Le lingue del mondo. Gran parte delle lingue parlate in Europa e America (come l'inglese, il francese o lo spagnolo) appartiene a un unico ceppo, quello indoeuropeo. Anche l'hindi, il persiano (detto anche farsi) e altre lingue asiatiche hanno questa stessa antica origine; in Asia però è molto forte anche la presenza di lingue del ceppo uralico-altaico, come il turco e il mongolo. STESSA LINGUA... O NO? Oggi l'inglese e lo spagnolo, così come altre lingue di origine europea, sono parlati in più continenti. La loro diffusione al di fuori dell'Europa è però molto recente, se confrontata con i tempi della storia: l'epoca coloniale si è esaurita solo a metà del secolo scorso. Tuttavia alcuni indizi rivelano che una diversificazione di queste lingue è già cominciata. Innanzitutto la pronuncia: l'inglese parlato a Londra ha un suono ben diverso da quello che si ascolta a Los Angeles o in Nuova Zelanda, Australia o India; lo stesso vale per lo spagnolo di Madrid confrontato con quello parlato in Cile o nella Repubblica Dominicana. Oltre alla pronuncia, cambiano anche l'ortografia di alcune parole e alcune regole grammaticali. Cartello bilingue su una spiaggia in India. LE LINGUE PIÙ PARLATE Le lingue parlate sul pianeta sono moltissime, ma ne bastano sette per "coprire" circa metà della popolazione globale: la più parlata, da oltre un miliardo di persone, è il cinese mandarino (nella foto, locandine di film in cinese), seguito da inglese, hindi, spagnolo, russo, arabo e portoghese. Mentre il cinese mandarino è parlato quasi esclusivamente dai cinesi, l'inglese è una , parlata non solo dai britannici ma anche da popoli diversi che vivono in tutti i continenti: per esempio, statunitensi, australiani, sudafricani e indiani. Grazie alla sua grande diffusione, e al peso economico e politico di USA e Regno Unito, l'inglese è ormai da tempo anche una : si definisce così una lingua "terza" che viene utilizzata per comunicare tra persone che parlano lingue madri diverse. lingua internazionale lingua veicolare Oltre alla lingua, un altro elemento che contribuisce a definire l'identità di un popolo è la sua religione. Oggi la grande maggioranza degli esseri umani si dichiara di una religione; il 15% circa (più o meno un miliardo di persone) invece, si dichiara ateo o agnostico, dunque . Le religioni più diffuse sono il Cristianesimo, l'Islam, l'Induismo e il Buddismo. I sono oltre due miliardi e si concentrano soprattutto in Europa, America e Oceania. Si dividono in tre grandi confessioni: (i più numerosi), e ; a queste si aggiungono minoranze come quella , diffusa tra Egitto ed Etiopia, e quella , vicina alla Chiesa Cattolica e presente soprattutto in Libano e lungo la costa orientale del Mediterraneo. L' , religione nata in Arabia nel VII secolo d.C., si basa sul culto di Allah, l'unico Dio, che avrebbe rivelato la vera religione a ; il libro sacro islamico è il . Questa religione conta poco meno di un miliardo e mezzo di fedeli, diffusi nella vasta fascia che va dall'Asia Centrale a tutta l'Africa Settentrionale (dal Pakistan al Marocco e al Senegal), oltre che in Indonesia, Bangladesh e altri Stati. Gli islamici si dividono in due confessioni: (la maggioranza) e (una minoranza concentrata soprattutto in Iran); questi due gruppi si contendono l'eredità spirituale e politica di Maometto. Gli islamici sono detti anche , dalla parola araba che significa "sottomesso" (ad Allah). L' , praticato soprattutto in India fin dal 1500 a.C., è la più antica tra le grandi religioni: deriva dal Brahmanesimo, che ha come testi sacri i , scritti circa 4000 anni fa; oggi conta oltre 850 milioni di fedeli. Gli induisti credono nella reincarnazione e la loro religione prevede la divisione della società in . I sacerdoti sono detti o bramini. Il è diffuso soprattutto in Asia, nel territorio compreso tra India, Mongolia, Corea, Vietnam e Giappone; conta poco meno di 400 milioni di credenti. Risale al VI secolo a.C. e si fonda sulla predicazione di , un monaco nepalese detto il Buddha ("Risvegliato"). Si tratta di una religione che spesso convive con altre fedi: in Giappone, per esempio, è diffuso anche lo , basato sul culto degli antenati e delle forze naturali, mentre in Cina si praticano anche fedi tradizionali come e . Un'altra religione molto antica è l' : maggioritario soltanto in Israele ma praticato da minoranze in quasi tutto il mondo, ha nel complesso meno di 18 milioni di fedeli. Il libro sacro ebraico è la , alla base anche dell'Antico Testamento dei cristiani. Vi sono poi le e , che venerano le forze e gli spiriti della natura: praticate già nella preistoria, ancora oggi sono diffuse in particolare tra i popoli delle foreste dell'Africa Equatoriale e dell'Amazzonia e tra gli aborigeni australiani. LE GRANDI RELIGIONI credente non credente cristiani cattolici protestanti ortodossi copta maronita Islam Maometto Corano sunniti sciiti musulmani muslim Induismo Veda caste brahmani Buddismo Siddharta Gautama Shintoismo Taoismo Confucianesimo Ebraismo Torah religioni animiste sciamaniche Religioni nel mondo. Cristo Redentore a Rio de Janeiro. Il Brasile è lo stato con il maggior numero di cattolici al mondo. RELIGIONI MONOTEISTE E POLITEISTE Le religioni possono essere distinte in monoteiste e politeiste. Si definiscono monoteiste quelle religioni che credono in un'unica divinità; è il caso di Cristianesimo, Islam ed Ebraismo. Sono invece politeiste quelle che credono in più divinità, come per esempio accade nell'Induismo, nello Shintoismo e così via. Oggi la fede religiosa non ha la stessa importanza, a livello sociale e politico, in tutte le regioni del pianeta. In gran parte dell'Europa e dell'Occidente gli Stati sono laici: significa che leggi e istituzioni sono dalle regole e dalle credenze religiose; a ogni cittadino è inoltre garantito il di praticare la propria fede o di non praticarne nessuna. Nonostante questo, la cultura, le tradizioni e le abitudini rimangono influenzate più o meno esplicitamente dalle religioni storicamente più diffuse sul territorio. In altri Paesi invece la religione dominante penetra profondamente nelle istituzioni. Le leggi tendono a coincidere con i principi e i e ai cittadini viene negata la libertà di praticare altri culti: si parla in questo caso di Stati religiosi, come nel caso, per esempio, dell'Arabia Saudita. LE RELIGIONI: STATI LAICI E STATI RELIGIOSI indipendenti diritto precetti della fede Angkor Wat. L'enorme tempio di Angkor Wat è il simbolo nazionale della Cambogia. Fu costruito nel XII secolo e dedicato a Vishnu, divinità induista; pochi secoli più tardi venne convertito al culto buddista. L'INTEGRALISMO RELIGIOSO L'integralismo religioso è la pretesa, da parte di un gruppo di seguaci di una determinata religione, di condizionare completamente la vita dello Stato e di tutti i cittadini, secondo l'interpretazione dei propri testi sacri. Si tratta di un fenomeno evidente in molti Paesi a maggioranza islamica, ma presente anche in altre religioni, per esempio in alcune confessioni cristiane e in alcuni gruppi induisti ed ebraici. LE PAROLE della geografia IDIOMA • CEPPO LINGUISTICO • LINGUA VEICOLARE • MONOTEISMO • POLITEISMO • INTEGRALISMO RELIGIOSO Perché è difficile stabilire con precisione il numero di lingue parlate nel mondo? Che cos'è una lingua veicolare? Le lingue sono immutabili? Perché? Quali sono le religioni più diffuse? Quando uno Stato si può definire laico?