SPAZI E RELAZIONI UN MONDO MIGRANTE Nel mondo, quasi di donne e uomini ha lasciato il luogo di origine per motivi di lavoro, di studio o per esigenze familiari: considerando che la popolazione mondiale è di circa sette miliardi, possiamo dire che un essere umano su sette è migrante. In particolare, circa 750 milioni di persone hanno dato vita a , cioè sono rimaste all'interno del loro Paese, spesso spostandosi nelle grandi città; invece circa 220 milioni hanno compiuto , sono cioè emigrati all'estero. Il motivo principale delle migrazioni internazionali è il desiderio di migliorare le proprie . I Paesi di partenza sono soprattutto quelli più poveri, dove in genere, come abbiamo visto, l'incremento demografico è molto rapido e non ci sono risorse né lavoro per tutti: tante persone, quindi, vanno in cerca di fortuna presso Paesi più ricchi. Gli spostamenti avvengono spesso in modo , perché molti Stati cercano di impedire o limitare l'arrivo di immigrati. A volte si emigra per fuggire da una guerra o da persecuzioni. Le migrazioni sono un : riguardano quasi tutto il pianeta. Le più note delle migrazioni internazionali partono da alcuni Paesi dell'America Latina, dell'Asia e dell'Africa e arrivano in America Settentrionale, in Europa Occidentale, in alcuni Paesi asiatici molto ricchi di petrolio oppure in Australia e Nuova Zelanda. Tuttavia sono molto consistenti anche le migrazioni internazionali costituite da : ogni "anello" si muove verso un Paese vicino che non è considerato ricco ma offre condizioni di vita leggermente migliori rispetto a quello di partenza; per esempio, c'è un flusso di emigrazione da Guatemala, El Salvador e Nicaragua verso il Messico, mentre gli stessi messicani emigrano negli Stati Uniti. In particolare, Brasile, Nigeria, Thailandia, Argentina, Sudafrica, Arabia Saudita e Corea del Sud hanno visto crescere il numero di immigrati dai Paesi confinanti. un miliardo migrazioni interne migrazioni internazionali condizioni di vita clandestino I FLUSSI INTERNAZIONALI fenomeno globale direttrici catene di spostamenti I flussi migratori. A livello planetario, i principali Paesi d'origine dei migranti sono Messico, India, Bangladesh, Cina, Ucraina, Marocco e Perù. Gli Stati Uniti sono il Paese che accoglie il maggior numero di immigrati al mondo, mentre la Germania è al primo posto in Europa. L'ECONOMIA GLOBALE MODIFICA I FLUSSI I cambiamenti che si verificano negli equilibri economici mondiali hanno grande influenza sull'andamento dei flussi migratori e sul determinare quali sono i Paesi di origine e quelli di destinazione. La iniziata nel 2008, per esempio, ha ridotto notevolmente il flusso di immigrati in Europa, un continente nel quale diversi Stati (soprattutto Spagna, Grecia e Portogallo) si sono trovati in grandi difficoltà; e proprio da questi Paesi è cominciato un flusso contrario: molti immigrati, rimasti senza lavoro, sono tornati nei Paesi d'origine. crisi economica mondiale In molti Paesi europei, come l'Italia, l'immigrazione permette di compensare il saldo naturale negativo e l'invecchiamento della popolazione locale. Inoltre, l'arrivo di manodopera disposta anche a svolgere lavori umili è fondamentale per alcuni comparti produttivi come l' e l' e per servizi come l' agli anziani. In genere gli immigrati inviano una parte dei loro guadagni ai parenti rimasti in patria: queste somme, chiamate , hanno un'importanza fondamentale sia per le famiglie sia per l'economia complessiva di molti Paesi. Servono alle famiglie per acquistare cibo, per sostenere gli studi dei più giovani, per le cure mediche; nell'insieme fanno poi aumentare i all'interno del Paese e generano occupazione ed entrate fiscali per i Governi. Spesso le rimesse permettono anche di aprire , che fanno crescere l'economia. Secondo stime attendibili, in totale le rimesse internazionali equivalgono a circa 500 miliardi di dollari USA (una cifra enorme, pari per esempio al PIL della Polonia o del Belgio). I principali destinatari di questo flusso di denaro sono India, Cina, Filippine e Messico. Insomma, gli emigrati creano ricchezza sia nel Paese in cui lavorano sia nel Paese di origine, svolgendo così un ruolo centrale in due diverse società che, lontane per storia ed economia, vengono rese più vicine proprio da questi " ". L'importanza degli immigrati... agricoltura edilizia assistenza ... e quella delle rimesse rimesse consumi nuove attività produttive lavoratori globali Un operatore sanitario in una casa di riposo. Molte persone migrano non per cercare lavoro ma perché sono costrette da guerre, persecuzioni e calamità naturali: sono i profughi e i rifugiati (in tutto circa 50 milioni di persone, di cui 20 milioni emigrati all'estero). I sono persone che hanno lasciato il proprio Paese per sfuggire a persecuzioni legate alla religione, alle idee politiche o all'etnia, e hanno ottenuto protezione dallo Stato che li ospita o da organizzazioni internazionali. I , invece, hanno lasciato la propria terra in seguito a guerre e cataclismi (terremoti, inondazioni e così via) oppure a causa di persecuzioni, ma senza aver ottenuto il riconoscimento internazionale della condizione di rifugiato, né quindi il diritto alla protezione. Di conseguenza i profughi sono numerosi soprattutto nei Paesi più vicini alle aree interessate dai conflitti o esposte alle calamità. I RIFUGIATI E I PROFUGHI rifugiati profughi Centro per i rifugiati in Somalia. LE PAROLE della geografia MIGRAZIONI INTERNE • MIGRAZIONI INTERNAZIONALI • RIMESSE • RIFUGIATO • PROFUGO Qual è il motivo principale delle migrazioni internazionali? Che cosa sono le rimesse? Chi sono i rifugiati e i profughi?