LA CHIESA ROMANICA UNO SPAZIO PER IL FEDELE Non esiste una tipologia unica di “chiesa romanica”, ma esistono, a seconda dei luoghi, tanti edifici diversi per forme e materiali utilizzati. Si possono però individuare alcune caratteristiche comuni, che tornano nelle varie regioni in cui si diffonde il Romanico, dalla Francia, all’Italia, alla Germania e alla Spagna. Tra queste regioni, anche molto lontane tra loro, esistono scambi e influenze reciproche – grazie soprattutto alle vie dei commerci e dei pellegrinaggi – e lo stile delle chiese romaniche finisce per diventare uno dei primi stili davvero “ ”. Le chiese romaniche hanno murature spesse e robuste, di solito in pietra o mattoni rivestiti di marmo. Caratteristica fondamentale è l’uso dell’ , cioè perfettamente semicircolare; la successione degli archi a tutto sesto crea un ritmo regolare e dà all’intero edificio un aspetto solido e proporzionato. Lo spazio è ben definito, a : il fedele può abbracciare con lo sguardo l’intera chiesa. europei arco a tutto sesto misura d’uomo UNA PIAZZA DI MARMO La Piazza dei Miracoli di Pisa, con il battistero, il duomo, il camposanto (il cimitero) e il campanile, ha subito nei secoli pochissime modifiche e conserva ancora l’aspetto che aveva nel Medioevo. Tra l’XI e il XII secolo Pisa è uno dei principali porti del Mediterraneo, con una grande influenza politica e commerciale. La ricchezza della città si traduce in una grande impresa architettonica: la costruzione del duomo, a cinque navate, tutto rivestito all’interno di . Il marmo era un materiale molto costoso, e a questo si aggiungeva la difficoltà dei lunghi trasporti via mare o via fiume: il costo di una simile impresa ci permette di capire quale fosse lo sforzo costruttivo ed economico intorno ai grandi cantieri delle chiese romaniche. marmo a fasce bianche e nere Duomo di Pisa (XI-XII secolo), esterno.