L’ARTE INFORMALE IL GESTO ISTINTIVO DELL’ARTISTA La cancellazione totale delle forme naturalistiche caratterizza la cosiddetta Arte informale, che è detta anche per indicare che l’astrazione è la modalità con cui si manifesta un certo modo di esprimersi degli artisti. Il è protagonista assoluto, insieme al e istintivo. La ragione, la geometria e l’imitazione della natura sono totalmente abbandonate, per lasciare posto alla ricerca di un’espressività genuina, originaria, che permetta all’artista di comunicare i propri sentimenti, sia positivi (gioia, stupore, voglia di vivere) sia negativi (rabbia, dolore, protesta): dipingere seguendo l’istinto è come svelare la parte più intima della propria personalità. È l’emozione a guidare l’artista, che si spoglia da qualsiasi condizionamento e lascia che la sua mano si muova sulla tela in piena libertà, spesso attraverso tecniche artistiche come il , cioè il gocciolamento della vernice, che negano il filtro della razionalità. Questo movimento si sviluppa in Europa, grazie ad artisti come (Parigi 1898-Châtenay-Malabry 1964), e negli Stati Uniti. “Espressionismo astratto” colore gesto spontaneo dripping Jean Fautrier VOLTI INFORMI La pittura di Fautrier è detta informale perché fa scomparire le forme lasciando in evidenza soltanto un aggregato di colori pastosi. Nella serie intitolata l’artista rievoca gli dei campi di prigionia nazisti affidando a forme indistinte di colore il compito di raccontare ciò che secondo lui un’immagine realistica non saprebbe raccontare altrettanto bene. Teste di ostaggio orrori Jean Fautrier, pastello e olio su carta intelata, 27x22 cm. Collezione privata. Testa di ostaggio n.16 (1944),