FOCUS: Il design italiano Nell’Italia del secondo dopoguerra la produzione industriale è fortemente influenzata dalle sperimentazioni del mondo dell’arte e raggiunge una notevole qualità grazie alla . Si mettono a punto nuovi materiali e tecnologie inedite, e si elaborano anche nuove forme e nuove tipologie di prodotti. Un aspetto importante è, in particolare, la , usate per esempio nella poltrona di Gaetano Pesce, realizzata in schiuma di poliuretano: la poltrona, simile a una scultura morbida e arrotondata, era venduta appiattita in una grande busta e, una volta aperta la confezione, si gonfiava dando vita a un comodo elemento d’arredo dalla forma inusuale. Il design invade anche la : un esempio sono gli oggetti per la casa disegnati da Stefano Giovannoni per Alessi, che con i loro colori sgargianti e le loro forme fantasiose sembrano usciti dal mondo dei cartoni animati. I risultati ottenuti dall’Italia nei settori dell’arredamento, degli oggetti d’uso, della moda e delle automobili – basti pensare alla Ferrari, riconosciuta in tutto il mondo come garanzia di stile e affidabilità tecnologica – hanno fatto sì che il nostro Paese sia diventato oggi un punto di riferimento a livello internazionale. collaborazione tra i designer e le aziende diffusione delle materie plastiche Up 5 “Donna” dimensione più quotidiana Gaetano Pesce, poltrona (1969), disegnata per B&B Italia. Up 5 “Donna” Stefano Giovannoni, (2005) e cavatappi Captain Banana (2009), disegnati per Alessi. porta cottonfioc Pisellino Sergio Pininfarina, (dal 1984). Ferrari Testarossa