SCOPRI L’ARTE MICENEA CITTÀ DI GUERRIERI Le città micenee venute alla luce con gli scavi (Micene, Tirinto, Pilo) rivelano il carattere guerriero di questa civiltà, che costruisce in difesa del sovrano locale. La città micenea sorge infatti su alture difese da , cioè realizzate con blocchi di pietra così grandi che solo i mitici giganti Ciclopi avrebbero potuto spostarli, accostati insieme senza sostanze leganti. Lo spazio ristretto all’interno delle mura fa sì che la città abbia una struttura raccolta, molto diversa dalla spaziosità del palazzo minoico. Il , costruito sull’acropoli, il punto più alto della città, si organizza intorno a un piccolo cortile. Su di esso affaccia il , cioè la sala di rappresentanza del re: sulla destra c’è il trono, al centro un focolare circolare circondato da quattro colonne, e sul soffitto un’apertura centrale per far entrare l’aria e uscire il fumo. Le pareti sono dipinte con scene di caccia e di battaglia e con raffigurazioni di uomini armati. città-fortezze mura ciclopiche palazzo centrale mègaron NECROPOLI MONUMENTALI All’interno delle mura possono trovarsi alcune necropoli con fosse scavate nel terreno, come quella di Micene. Ma la tipologia di tomba più significativa dell’architettura micenea è quella a . Si tratta di un ambiente circolare scavato all’interno di una collina e rivestito da pietre rettangolari, che si restringono in alto a formare una cupola; è preceduto da un lungo corridoio in discesa ( ) che conduce all’entrata. L’importanza della classe guerriera è evidente dai che accompagnano i defunti, particolarmente ricchi: abbondano gli oggetti d’oro – come maschere, tazze e gioielli – oltre alle armi, talvolta decorate con scene di caccia che dimostrano l’abilità dei Micenei nella lavorazione dei metalli. thòlos dròmos corredi funebri Tomba a detta Tesoro di Atreo (fine del XIV secolo a.C.), interno. Micene. thòlos La più famosa tomba a thòlos micenea è il cosiddetto Tesoro di Atreo o : conserva ancora il rivestimento dell’ambiente interno con circoli di pietre che diventano sempre più piccoli a mano a mano che si sale verso l’alto, fino al punto più alto del soffitto. TOMBE A THÒLOS Tomba di Agamennone (XVI secolo a.C.), oro sbalzato, h 20,5 cm. Atene, Museo Archeologico Nazionale. Maschera di Agamennone I ricchi corredi funebri micenei comprendono che venivano poste sul volto dei defunti e ne riproducevano i tratti. La più celebre fu ritrovata da Heinrich Schliemann, il famoso archeologo che riportò alla luce Micene. Egli pensò che si trattasse del volto di un leggendario re greco, Agamennone, mentre oggi sappiamo che la maschera è molto più antica. IL VOLTO DI UN GUERRIERO maschere d’oro