SCOPRI L’ARTE GRECA UN MONDO DI BELLEZZA L’arte greca è stata per lungo tempo considerata il simbolo della perfezione in tutti i settori, avendo raggiunto un livello rimasto insuperato, che può solo essere imitato. Per secoli i capolavori greci sono stati ritenuti dei , cioè punti di riferimento ai quali ispirarsi. modelli TEMPLI E TEATRI Il centro economico e politico della è l’ , la piazza principale, dove si svolge il mercato e hanno luogo le assemblee. Nella parte alta della , detta , sorge invece la più importante creazione dell’architettura greca, il vero e proprio simbolo del mondo antico: il . Il tempio è la casa della divinità alla quale è dedicato e il luogo in cui i cittadini si riuniscono in occasione delle celebrazioni religiose. L’interno del tempio, in cui si trova la cella con la statua del dio, è uno spazio buio, rischiarato in parte da lampade o bracieri, ed è riservato ai sacerdoti; i riti religiosi si svolgono all’esterno, su altari posti davanti all’edificio, dentro il recinto sacro che lo circonda. Il tempio è quindi realizzato per essere osservato da fuori, ed è il risultato di uno studio accurato delle proporzioni, dell’equilibrio tra elementi orizzontali e verticali, del rapporto tra spazi pieni e vuoti e tra . L’altro edificio simbolo della cultura greca è il . A partire dal V secolo a.C. diviene una struttura fissa di pietra, costruita all’aperto sfruttando il pendio naturale del terreno e con la tipica forma a semicerchio che lo caratterizza ancora oggi. pòlis agorà pòlis acropoli tempio luce e ombra teatro Tempio di Segesta (430-420 a.C.). Segesta (Trapani). Il colonnato esterno che circonda l’edificio è un elemento costante del tempio greco. I Greci studiano gli effetti ottici che derivano dall’alternanza tra luce e ombra, determinata dalle , affinché la struttura risulti il più possibile armonica alla vista. Lo si nota perfettamente nel tempio di Segesta, in Sicilia, uno dei meglio conservati giunti fino a noi. GIOCHI DI LUCE E OMBRA colonne Purtroppo la maggior parte dei capolavori del periodo classico ci è nota solo attraverso delle : gli originali, essendo realizzati per lo più in bronzo, sono stati infatti fusi in altri periodi storici per riutilizzare il metallo. DAGLI SGUARDI FISSI, AI CORPI PERFETTI, AI SENTIMENTI La scultura greca viene classificata in tre grandi periodi, che corrispondono a evoluzioni dello stile. nel VII secolo a.C. troviamo statue caratterizzate da una resa schematica del corpo, da sguardi fissi e da una . Il corpo sembra non avere tridimensionalità: la figura è creata per essere osservata frontalmente, come le immagini dipinte. Periodo arcaico: posa rigida tra il V e il IV secolo a.C. si impone lo stile che maggiormente contraddistingue la scultura greca. Classico significa, letteralmente, “ciò che è eccellente nella sua classe”, e che per questo diviene un modello di perfezione che dura nel tempo. Gli scultori cercano nelle loro statue posizioni meno rigide e il modo per rappresentare il . Si affermano inoltre le regole che per secoli saranno alla base dell’idea di bellezza e perfezione delle forme. I più importanti scultori del periodo classico sono Policleto e Fidia, che toccano il livello più alto nella resa della figura umana. Periodo classico: movimento nel IV secolo a.C. la Grecia viene conquistata da Alessandro Magno. Gli scultori greci entrano in contatto con le culture dei popoli che fanno parte dell’impero del re macedone e ne imitano le caratteristiche: nasce un nuovo gusto per il virtuosismo tecnico, cioè l’esibizione della propria abilità, e per l’ dei sentimenti. Periodo ellenistico: espressione drammatica copie in marmo di età romana (460 a.C. ca.), bronzo, h 209 cm. Atene, Museo Archeologico Nazionale. Dio di Capo Artemisio Questa statua originale in bronzo del V secolo a.C. ci permette di apprezzare la resa del movimento. Il dio raffigurato, Zeus, padre degli dei, o Poseidone, dio del mare, è colto nel momento in cui il fulmine o il tridente. Le braccia sono allargate e le gambe divaricate, come se fosse un lanciatore di giavellotto dei nostri giorni. IL SENSO DEL MOVIMENTO sta per scagliare LA PITTURA PERDUTA La pittura greca, che gli antichi consideravano la vera protagonista dell’arte, è andata completamente perduta. Grazie agli scrittori antichi conosciamo i nomi dei principali pittori greci, come Polignoto o Apelle, e possiamo farci un’idea delle opere osservando le raffigurazioni sui e anche gli affreschi e i mosaici di età romana, che si ispiravano proprio ai grandi pittori greci. vasi greci (500-494 a.C.). Anfora a figure rosse su fondo nero Gli antichi Greci erano abilissimi pittori: lo dimostrano i numerosi vasi di che, apprezzati per la varietà delle forme e la qualità delle pitture, venivano esportati e sono stati ritrovati ovunque, anche in Paesi lontani dalla Grecia. LA PITTURA SU VASO ceramica dipinta