IL KOÙROS E LA KÒRE GIOVANI IMMOBILI Nel i principali soggetti sono il (in greco “ragazzo”) e la (ragazza), statue di grande formato che possono superare anche i 2 metri di altezza. Il ( al plurale) è una statua di giovane nudo dedicata alla divinità. La posizione del corpo è , le braccia sono stese lungo i fianchi; la resa della muscolatura è schematica. La ( al plurale), una statua di giovane donna, è estremamente : di solito è raffigurata in piedi, immobile, con le braccia ferme lungo i fianchi, o con un braccio piegato che sostiene un oggetto; la resa dell’abito (come la muscolatura del ) è rigida e schematica. Il corpo sembra privo di profondità: la figura è schiacciata, come se fosse scolpita per essere osservata solo dal davanti. Le pettinature sono molto elaborate, ma le trecce e i riccioli non sono resi realisticamente, sembrano decorazioni geometriche a onde o a zig-zag. Alcune conservano ancora oggi le tracce del colore usato per arricchire gli abiti e i capelli. periodo arcaico koùros kòre koùros koùroi rigida kòre kòrai statica koùros kòrai UN’ANTICA ELEGANZA Questa è detta “del peplo” perché indossa l’abito tradizionale, chiamato appunto , lungo e attillato, fissato sulle spalle da spille, con una cintura in vita e un corto mantello. kòre peplo Occhio al dettaglio La curvatura all’insù degli angoli della bocca nelle e nei è detta “sorriso arcaico”; probabilmente non è un vero e proprio sorriso, ma un modo per dare profondità alla bocca. kòrai koùroi (540 a.C.), marmo, h 118 cm. Atene, Nuovo Museo dell’Acropoli. Kòre del peplo UN LONTANO MODELLO In questo , proveniente da Capo Sunio, nei pressi di Atene, sono evidenti – come in tutte le statue di questo tipo – gli elementi ispirati ai : le grandi dimensioni, la capigliatura, la posizione rigida, appena mossa dalla gamba sinistra avanzata. koùros modelli egizi (600 a.C. ca.), marmo, h 305 cm. Atene, Museo Archeologico Nazionale. Koùros di Capo Sunio