DENTRO L'OPERA: Il mosaico della Battaglia di Alessandro UN PO' DI STORIA Questo grande mosaico è stato ritrovato a Pompei (Napoli), nella cosiddetta Casa del Fauno, dove ornava un pavimento. Con ogni probabilità il mosaico è della fine del IV secolo a.C. copia di un originale pittorico greco II secolo a.C. (da originale pittorico greco del IV secolo a.C.) mosaico, 313x582 cm. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. Confronta (copia romana da originale della fine del IV secolo a.C.), bronzo, h 47,5 cm. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. Alessandro a cavallo Lo scultore greco Lisippo creò per Alessandro Magno un gruppo di statue in bronzo per celebrare la vittoria nella battaglia del Granìco (fiume vicino all’antica città di Troia). Ne restano oggi solo copie romane, tra cui questo piccolo bronzo proveniente da Ercolano (Napoli). Alessandro è ritratto sul cavallo impennato, mentre scaglia la lancia contro il nemico, in una posizione simile a quella del mosaico di Pompei. Osserva l'opera La scena raffigura un episodio della battaglia di Gaugamela del 331 a.C. tra Alessandro Magno e il re persiano Dario. L’esercito persiano avanza da destra verso sinistra, come si capisce osservando i tanti volti di uomini vestiti alla maniera orientale che compaiono sullo sfondo. Quasi al centro, su un carro, il re Dario, visibilmente spaventato, allunga il braccio destro: l’auriga che guida il carro sprona i cavalli per girarsi e prepararsi alla fuga, senza preoccuparsi di calpestare un soldato ferito. Davanti a Dario stanno cadendo gli uomini della sua guardia del corpo. Alessandro Magno arriva a cavallo da sinistra, travolgendo ogni cosa nella sua corsa: è raffigurato come un , con i capelli scompigliati dal vento e i grandi occhi spalancati. La luce che illumina la scena proviene da sinistra, creando sul terreno lunghe ombre verso destra e riflettendosi su uomini e animali. L’affollarsi dei personaggi e delle lance, i gesti concitati di uomini e cavalli, l’albero spoglio sullo sfondo: tutto contribuisce a rendere la del conflitto. eroe drammaticità Occhio al dettaglio In primo piano un soldato persiano, caduto a terra e visto da dietro, sorregge con una mano lo scudo, sulla cui superficie metallica si riflette il suo stesso volto.