L'ICONA: Il Colosseo L’arte di Roma celebra il potere della città attraverso opere utili e grandiose, costruite con grande perizia tecnica. Colosseo (72-90 d.C.). Roma. Il Colosseo aveva una funzione ben precisa: non solo ospitava i giochi dei gladiatori, organizzati dagli imperatori per offrire svago al popolo e ottenerne il consenso, ma doveva anche mostrare la grandezza di Roma attraverso le statue e i rilievi che lo abbellivano. COSTRUZIONI GRANDIOSE Nel Colosseo sono mescolati a piacimento, secondo le necessità, elementi di provenienza diversa: gli archi sono infatti affiancati da semicolonne di ordine tuscanico (che derivano dagli Etruschi) nel piano più basso, ionico in quello mediano e corinzio nel più alto (entrambi derivati dall’arte greca). UNA MISCELA DI STILI COSTRUZIONI GRANDIOSE I Romani attribuiscono grande importanza all’arte e alla cultura, ma non perdono mai di vista lo spirito pratico. Ciò è evidente soprattutto nell’architettura: essi realizzano, con grande abilità tecnica, opere utili e grandiose, che rispondono cioè al duplice scopo di organizzare la città e il territorio, e di esaltare con la loro bellezza e imponenza il potere di Roma. UNA MISCELA DI STILI Romani sentono sempre molto forte il legame con la loro tradizione, ma sanno anche fare tesoro della cultura dei popoli conquistati. In particolare ammirano e assimilano modelli etruschi e greci, che studiano e rinnovano, dimostrando grandi capacità tecniche. Il Colosseo è un esempio importante di innovazione introdotta sulla base di stimoli provenienti dalla cultura greca: è infatti una nuova tipologia di edificio, l’anfiteatro, risultato di due teatri greci posti l’uno davanti all’altro in modo da creare un’area centrale per gli spettacoli (l’arena) e raddoppiare lo spazio per gli spettatori. Teatro greco. Anfiteatro romano.