la sintesi La poesia comico-realistica popolare invettive rovesciamento erotismo anticonformismo ingiurie vitalismo La poesia comico-realistica (cioè dallo stile comico e dalla tematica realistica), o giocosa, opera un rovesciamento della lirica alta mediante l anticonformismo e il vitalismo dei suoi autori. Parodiando i componimenti stilnovisti, provenzali, siculo-toscani, siciliani, si passa dalle gioie dello spirito ai piaceri della carne. formazione dei nomi, riferimenti osceni, ampio ricorso ai dialoghi. Ma l efficacia di questo stile basso è il frutto di una profonda conoscenza della poesia alta : solo una piena padronanza della lingua e delle tecniche poetiche consente quella rielaborazione formale alla base del ribaltamento operato dai Comico-realistici. I TEMI Le figure femminili sono assai diverse dal modello astratto della donna-angelo dello Stilnovo: dissolute e moralmente biasimevoli, sono donne di estrazione plebea ritratte nella loro dimensione materiale-corporea. La passione amorosa non è più un esperienza intellettuale, ma erotismo tangibile e lussuria. Raffigurati con intento macchiettistico, i personaggi sono brutti e privi di grazia, e perciò derisi. I Comico-realistici amano le invettive e le ingiurie contro ogni circostanza o persona che ostacoli l appagamento dei propri desideri: la malasorte, genitori avari, donne (di ogni età) non compiacenti. La poesia giocosa riflette la conflittualità dell epoca comunale, e il tema politico-civile si rinnova grazie a personaggi di rango tutt altro che aristocratico e ad ambienti finora estranei all universo poetico. GLI AUTORI La poesia comico-realistica non è il risultato dell autobiografismo di poeti istintivi, indolenti e licenziosi; si tratta spesso di una convenzione di genere, tanto che anche alcuni esponenti dello Stilnovo (Guinizzelli, Cavalcanti, Cino da Pistoia) hanno scritto sonetti di genere giocoso, e per Dante tale poesia è stata un utile esercizio espressivo in vista della Divina Commedia. Gli autori che si sono dedicati soprattutto o soltanto alla poesia comico-realistica sono quasi sempre borghesi di buona cultura (giudici, notai). Caposcuola è il senese Cecco Angiolieri (nato prima del 1260), che scrive oltre un centinaio di sonetti in cui narra il suo amore per Becchina, la passione per «la taverna e l dado , l ipocrisia e l avarizia dei genitori. Si segnalano anche Rustico di Filippo (che vive a Firenze nella seconda metà del Duecento) e due autori dai contenuti meno triviali, Folgòre da San Gimignano e Cene da la Chitarra. Di notevole rilievo sono poi i Memoriali bolognesi, documenti ufficiali in cui i notai felsinei trascrivevano componimenti in volgare, spesso di tipo giullaresco, per impedire interpolazioni illegali fra un atto e l altro. LO STILE Il mondo grottesco e caricaturale è descritto con uno stile dimesso, denso e corposo, che richiama il parlato popolare. Il lessico è quello della realtà quotidiana, ricco di termini concreti ed espressioni colorite. L apparato retorico è tipico della parodia: iperboli, de- 199