Le origini e il Duecento – L'autore: Dante Alighieri 3 I grandi temi I sentimenti stilnovistici: amore e amicizia Dante inizia a poetare da guittoniano, ma presto l’influsso di Guido Guinizzelli e Guido Cavalcanti (che era di una quindicina d’anni più anziano di lui) lo orienta verso la poetica stilnovistica. A questo ambito artistico-letterario appartengono le rime più significative del giovane Dante. L’adesione allo Stilnovo rappresenta per Dante un fondamentale momento di e raffinamento stilistico, ma anche di ricca esperienza umana. Non a caso nel cenacolo intellettuale dei poeti stilnovisti troviamo i maggiori amici di Dante giovane: , il poeta più autorevole e più in vista, sia sotto l’aspetto artistico e intellettuale, sia sotto l’aspetto sociale, per il prestigio della sua casata; , un notaio autore di rime amorose dalle tonalità fantastiche; il musico (non è chiaro se questo fosse il nome o un soprannome), di cui non possediamo notizie storiche, ma che sappiamo aver messo in musica versi di poeti del tempo, tra cui forse anche Dante. apprendistato poetico Cavalcanti Lapo Gianni Casella Un raffinato cenacolo intellettuale Due sono principalmente i temi che Dante sviluppa nella fase stilnovistica della sua carriera poetica: l’amore e l’amicizia. La sua concezione del sentimento amoroso, conformemente ai canoni di quella poesia, appare fortemente intellettualizzata e spiritualizzata. L’amore è per Dante e di perfezionamento interiore, via privilegiata per un accesso alla dimensione trascendente, come vedremo più in dettaglio nella parte dell’Unità dedicata al capolavoro di Dante stilnovista, la ( p. 251). Anche l’amicizia riveste una notevole importanza. Seguendo i concetti espressi dagli autori antichi, in particolare Cicerone nel suo trattato (Lelio o dell’amicizia), Dante vede in questo sentimento il senso di una profonda e una possibilità di arricchimento umano e culturale che, nel suo caso, favorirà lo sviluppo del percorso letterario verso nuove direzioni. esperienza di conoscenza Vita nuova ► Laelius de amicitia comunanza spirituale Amore e amicizia Il poeta non dimenticherà la propria partecipazione alla corrente stilnovista neppure quando, anni dopo, scriverà la : Cavalcanti verrà ricordato nel canto X dell’ e Casella nel canto II del . Ma anche altri passi del poema – come l’episodio di Paolo e Francesca, nel canto V dell’ , e i dialoghi con ( , XXIV) e ( , XXVI) – testimoniano il grande rilievo che l’autore attribuisce a quelle esperienze giovanili: sono l’espressione del tormento con cui Dante ha attraversato, superandola, l’avventura dello Stilnovo sia la tragica vicenda dei due amanti, che suscita in Dante pietà e commozione, sia la partecipazione emotiva dell’autore nel colloquio con i due poeti, con i quali mette a fuoco il senso della propria carriera letteraria, rivendicando l’originalità delle soluzioni adottate. Divina Commedia Inferno Purgatorio Inferno Bonagiunta Orbicciani Purgatorio Guido Guinizzelli Purgatorio I riflessi stilnovistici nella Divina Commedia Bernardo Daddi, (particolare), 1337 ca. Prato, Galleria Comunale. Storie della Sacra Cintola