la sintesi Lo Stilnovo amore cor gentile donna-angelo ineffabilità borghesia nobiltà d animo Nato negli anni Sessanta-Settanta del XIII secolo a Bologna, lo Stilnovo si sviluppa soprattutto a Firenze tra il 1280 e il 1310 circa. Secondo alcuni studiosi è una corrente d avanguardia (per la novità dei temi e delle soluzioni stilistiche); altri ne sottolineano invece la continuità con i movimenti precedenti. La produzione poetica dello Stilnovo si rivolge a un nuovo pubblico, la borghesia, protagonista del rinnovato sistema economico-sociale. A definire il movimento è Dante nel canto XXIV del Purgatorio, dove Bonagiunta Orbicciani dichiara di aver compreso ciò che ha trattenuto la poesia di Giacomo da Lentini, di Guittone d Arezzo e anche la propria al di qua del «dolce stil novo caratteristico dell ultima generazione di rimatori toscani. Nello stesso canto, Dante identifica il tratto distintivo della propria poesia nella stretta aderenza dei versi alla genuina ispirazione amorosa. I TEMI Si abbandonano gli argomenti politico-civili ancora presenti, per esempio, in Guittone d Arezzo. Il tema principale, o esclusivo, è l amore: rispetto ai predecessori, gli Stilnovisti lo interiorizzano ulteriormente, trasformandolo in un esperienza intellettuale e in un elegante gioco letterario. Inoltre, sull esempio del bolognese Guinizzelli, iniziatore della nuova maniera , gli Stilnovisti toscani osservano manifestazioni ed effetti della passione attraverso la lente di una dottrina filosofica ben definita. Per gli Stilnovisti l amore è un esperienza complessa e ineffabile. La donna amata è un essere miracoloso che con il saluto dona la salute , cioè la salvezza spirituale. Mediatrice tra l uomo e la divinità, la donna-angelo degli Stilnovisti è un angelo nel significato tecnico della filosofia scolastica, secondo cui gli angeli sono tramiti tra Dio e l uomo. Presupposto fondamentale per sperimentare l amore è il «cor gentile (espressione usata da tutti gli Stilnovisti), cioè la nobiltà dell animo. A essa deve accompagnarsi una cultura profonda e raffinata. Amore, elevazione spirituale e poesia vengono a coincidere attraverso il processo di assolutizzazione dell esperienza amorosa. La nobiltà della persona ora non si lega più alla ricchezza e al prestigio della famiglia di provenienza, ma alle qualità umane e intellettuali. Al cor gentil rempaira sempre amore di Guinizzelli (sorta di manifesto della nuova scuola poetica) mostra già nel primo verso come lo Stilnovo rappresenti il riflesso letterario di quella grande questione: esiste un legame indissolubile tra la nobiltà d animo, la virtù e l esperienza dell amore. LO STILE Lo stile è un insieme armonico di componenti lessicali, sintattiche e retoriche che raggiunge, tramite le parole, effetti musicali. Prendendo le mosse dalla lingua dei Siciliani, gli Stilnovisti creano un linguaggio personale, un «volgare illustre cristallino e soave. Al lessico della tradizione si aggiungono termini filosofici ed espressioni più adatte a descrivere i moti d animo dell io lirico. GUIDO GUINIZZELLI Appartenente alla generazione che precede quella degli altri Stilnovisti (Dante lo definisce «padre ), il bolognese Guido Guinizzelli (1230 ca1276) anticipa e influenza alcune tendenze proprie dello Stilnovo. Nella sua produzione (5 canzoni, 15 sonetti e 2 brevi frammenti, oltre a 3 canzoni d incerta attribuzione) sono infatti rilevanti la dolcezza dello stile, la propensione al ragionamento filosofico e l elaborazione di una coerente teoria dell amore. A una fase guittoniana e siciliana, sia nel contenuto sia nello stile, segue un profondo rinnovamento con la canzone Al cor gentil rempaira sempre amore e con alcuni sonetti in cui si possono cogliere, già ben definiti e articolati, i temi basilari dello Stilnovo. Tale novità concettuale e artistica permette di considerare Guinizzelli un protostilnovista , o quantomeno un precursore dello Stilnovo. GUIDO CAVALCANTI Oltre che all interno del gruppo stilnovistico, Guido Cavalcanti (1258 ca-1300) è insieme a Dante una delle personalità principali tra i giovani intellettuali fiorentini dell epoca. Fra i maggiori testi stilnovistici, le sue Rime includono più di 50 componimenti, in cui la visione dell amore per la donna (avvolta in un alone di irraggiungibilità) è spirituale ma anche tormentosa. Cavalcanti raffigura drammaticamente il mondo interiore dell io lirico: dalla resa dello sbigottimento di fronte alle qualità della donna alla rappresentazione dei moti psicologici e fisici, sulla scia delle correnti di ascendenza averroistica. Tipicamente cavalcantiano è il tema dell ineffabilità: davanti alla forza paralizzante della passione amorosa, l uomo è incapace di agire e di parlare; è un esperienza irrazionale così sconvolgente da essere quasi indescrivibile. CINO DA PISTOIA Nato circa nel 1270, importante giurista e autore di oltre 150 rime, Cino da Pistoia mette in contatto lo Stilnovo fiorentino e la poesia del suo più giovane amico Petrarca. Nel 1321, alla morte di Dante, compone una canzone-compianto in sua memoria. 155