Il Trecento – L'opera: Canzoniere PER APPROFONDIRE La morte di Laura nei Trionfi Con il componimento 264 (la canzone ) hanno inizio le “Rime in morte di madonna Laura”, la seconda parte del Canzoniere. Alla morte della donna amata Petrarca dedica anche alcune terzine dei , precisamente del , I, del quale riportiamo i vv. 157-172. Si tratta del passo più celebre dei e anche del più bello. Laura, vinto Amore nel precedente , ritorna dall’Italia in Provenza. Qui le viene incontro «una donna involta in veste negra», la Morte, appunto, che le annuncia il suo imminente trapasso. Laura accetta cristianamente la volontà divina e si spegne compostamente. Le caste donne che l’hanno seguita nel viaggio levano al cielo lodi e preghiere attorno al suo capezzale. «Nella descrizione della serena morte di Laura, il poeta trasfonde il suo vano desiderio di quiete, la sua dolente stanchezza degli affanni e delle passioni terrene. Ma […] l’elegia della morte è anche un’elegia d’amore» (Amaturo). Del resto Laura continua a essere tanto bella da non sembrare neanche morta, ma solo addormentata. I’ vo pensando, e nel penser m’assale Trionfi Trionfo della Morte Trionfi Trionfo della Pudicizia       Poi che, deposto il pianto e la paura,          pur al bel volto era ciascuna intenta,   per desperation fatta sicura,          non come fiamma che per forza è spenta,          ma che per se medesma si consume,   se n’andò in pace l’anima contenta,          a guisa d’un soave e chiaro lume          cui nutrimento a poco a poco manca,   tenendo al fine il suo caro costume.          Pallida no, ma più che neve bianca,          che senza venti in un bel colle fiocchi,   parea posar come persona stanca.          Quasi un dolce dormir ne’ suo’ belli occhi,          sendo lo spirto già da lei diviso,   era quel che morir chiaman li sciocchi.          Morte bella parea nel suo bel viso.  «  159 162 165 168 171 » la certezza della morte di Laura induce ormai ad abbandonare il pianto e la paura, per concentrarsi su quel passaggio cruciale. solo. sono le amiche di Laura. per la caduta di ogni speranza ( ) le amiche sono ora divenute meno ansiose, più serene. serena. come una luce chiara e splendente. è la materia che alimenta la fiamma. e che mantiene sino alla fine il suo dolce carattere (cioè la sua chiara luce). bianca più della neve (anastrofe). riposare. essendo. l’anima. separato. gli stolti, gli ignoranti, coloro che non possono comprendere l’eccezionalità di Laura. un verso, quest’ultimo, per Francesco De Sanctis «di effetto certo. Quando sembra che il ritratto sia finito, sei sopraggiunto da un’immagine inattesa; è un tocco e basta, ma quelle undici sillabe non puoi più dimenticarle, perché sono le tue immagini e le tue impressioni anteriori felicemente condensate come un sol tutto in un’immagine unica, che è il concetto esso medesimo di questa poesia fatto sensibile». 157 deposto il pianto e la paura: 158 pur: ciascuna: 159 per… sicura: per desperation 162 contenta: 163 a guisa… lume: 164 nutrimento: 165 tenendo… costume: 166 più che neve bianca: 168 posar: 170 sendo: lo spirto: diviso: 171 li sciocchi: 172 Morte bella parea nel suo bel viso: Laura in un dipinto di scuola italiana del XVI secolo. Innsbruck, Castello di Ambras.