Unità 9 L’EVOLUZIONE Sulle tracce dell’evoluzione 2 Esistono prove a favore dell’evoluzione? Come nasce una nuove specie? Come si scoprono le parentele tra le specie? Che l’evoluzione sia un processo da sempre in atto è un dato ormai certo, e le prove in favore di ciò sono molte e inconfutabili. Inoltre esse provengono da diverse discipline scientifiche e tutte convergono verso un unico risultato: il mondo intorno a noi è in . continua trasformazione io studio I FOSSILI Una delle prove più evidenti dell’evoluzione è costituita dai . I fossili possono essere: parti dure, come denti, conchiglie, ossa ; impronte esterne (in questo caso le parti che le hanno lasciate possono essersi decomposte in vario modo); resti mineralizzati, cioè pietrificati. Lo studio dei fossili ha permesso di rilevare la grande varietà di specie che ha popolato la Terra dalla sua formazione a oggi, la maggior parte delle quali si è estinta, ossia è scomparsa, a causa dei grandi cambiamenti climatici, geologici, biologici, verificatisi nel tempo. , resti organici di varia natura, risalenti a periodi di tempo precedenti al nostro, che si sono conservati naturalmente all’interno di rocce o di altri sedimenti fossili (3) io studio I ( ) sono resti organici di varia natura, risalenti a periodi precedenti, che si sono conservati naturalmente, all’interno di rocce o di altri sedimenti. fossili fossils (3) Nei casi più fortunati, il ritrovamento di ossa ha permesso di ricostruire gran parte dello scheletro di organismi estinti, come i dinosauri. L’ambra è una resina fossile, ossia resina prodotta dalle conifere e successivamente fossilizzata, al cui interno spesso si ritrovano insetti, anch’essi fossilizzati. › pagina 186 Alcuni fossili Foglia Conchiglia Libellula Impronta di dinosauro Alberi dalla Preistoria SCIENZE + In Arizona il conserva i fossili pietrificati di piante risalenti a circa . Questi tronchi, una volta caduti, si sono accumulati nei letti di corsi d’acqua e sono stati via via ricoperti da sedimenti e strati di ceneri vulcaniche: questo ha impedito che andassero incontro a un normale processo di decomposizione. Nel corso del tempo i minerali disciolti nell’acqua e la silice delle ceneri vulcaniche sono stati assorbiti dal legno e si sono progressivamente sostituiti al materiale organico formando cristalli di quarzo. Più recente è, in Italia, la (in Umbria), dove si possono osservare resti di conifere risalenti a . A discapito del nome, il legno di questi grandi alberi (erano simili a sequoie) non si è fossilizzato, ma si è preservato, quasi immutato nel tempo, grazie all’azione di conservazione operata dall’argilla e dall’acqua sotto cui era seppellito (era un’area paludosa), che ne ha impedito la pietrificazione. La presenza di questa foresta nella zona dimostra che a quell’epoca il clima era diverso da quello attuale, più caldo e piovoso. Petrified Forest National Park 225 milioni di anni fa foresta fossile di Dunarobba 3-2 milioni di anni fa