LA PREISTORIA  1.  L'arte preistorica Da semplici segni all'arte L'inclinazione dell'essere umano a "fare segni" a scopo decorativo, senza un'immediata utilità pratica, sembra risalire ad almeno 77 000 anni fa. All'inizio si tratta di semplici segni geometrici incisi sulla roccia; poi di figure ben riconoscibili; infine, di rappresentazioni decisamente complesse. Le prime forme di vera e propria creatività risalgono però a  , quando i nostri progenitori cominciano a disegnare figure di animali sulle pareti rocciose, dando inizio all' . Intorno a  , grazie all'accresciuta abilità umana nella produzione di utensili, le rappresentazioni di animali e di figure femminili prendono corpo anche in pietre, ossa e frammenti d'avorio: nasce così anche l' , cioè realizzata su supporti mobili. 40 000-30 000 anni fa arte rupestre 25 000 anni fa arte mobiliare , 22 000-18 000 anni fa (Paleolitico superiore), pigmento nero. Grotta di Pech-Merle (Lot, Francia). Cavallo maculato e impronta in negativo di mano II significato dei segni più antichi è ancora ignoto. Risulta infatti difficile formulare teorie univoche su quale fattore abbia spinto i primi esseri umani alla pratica artistica e se questa si accompagnasse alla consapevolezza della propria creatività. Secondo le prime ipotesi formulate in proposito, la rappresentazione di animali o di uomini, talvolta feriti, sarebbe da mettere in relazione alla  , fonte primaria di sostentamento delle prime comunità umane. In tempi più recenti, invece, alcune figure di animali sono state interpretate come elementi distintivi di  o come un sistema di simboli legato al  (non sappiamo con quali significati concreti). Segni di appartenenza o di possesso sarebbero espressi anche dalle impronte di mani, presenti nelle pitture rupestri di tutto il mondo. La creatività, nel Paleolitico, sarebbe insomma riferibile a un processo di  e a un sistema di  . Il fatto che i dipinti siano stati eseguiti all'interno di grotte e cunicoli difficili da raggiungere potrebbe inoltre attestarne il  : in questo senso, la figura dell' coinciderebbe con quella dello  . Secondo altri studiosi, invece, gli artisti preistorici sarebbero  che si spostavano da un sito all'altro, "lasciando segni" in cambio di una qualche forma di compenso: lo dimostrerebbe la complessità di alcuni vastissimi cicli di pitture, che sembrano aver richiesto una sistematica organizzazione del lavoro. I significati dell'arte preistorica caccia   appartenenza a un clan  rapporto fra i sessi  rappresentazione della realtà  comunicazione che si serve di simboli valore sacrale e iniziatico artista  sciamano "professionisti" itineranti  , 12 500 anni fa ca. (Magdaleniano), osso scolpito. Londra, British Museum. Dalla Grotta di Montastruc (Tarn e Garonna, Francia). Mammut, parte di propulsore Semplice ma non primitivo La conoscenza sempre più approfondita dell'arte preistorica e una più sicura datazione hanno ormai messo in discussione il concetto di "primitivismo", secondo cui le figure più semplici e meno realistiche sarebbero le più antiche. Oggi, in opposizione a questo "paradigma evoluzionistico" dello stile dell'arte rupestre, si afferma che le forme più semplificate e meno naturalistiche appartengono agli stili preistorici più recenti, caratterizzati da pratiche di trasformazione dell'immagine che ricordano quelle dell'arte contemporanea, nelle quali una forma reale viene "sintetizzata" (ossia semplificata e stilizzata) fino a diventare astratta e irriconoscibile.