5.  LA GRECIA ARCAICA >> Le origini dell'arte greca

La scultura arcaica

L’influenza dei modelli egizi è visibile anche nella tendenza al gigantismo e alla staticità che caratterizza la scultura greca arcaica, come è definita la statuaria greca realizzata tra la fine del VII e l’inizio del V secolo a.C. Nel VI secolo a.C. si afferma una tipologia statuaria che caratterizza tutto il periodo arcaico, nota in particolare attraverso i tipi del koúros per la raffigurazione del giovane uomo nudo e della kóre per quella della giovane donna vestita.

La resa della figura umana

Gli esemplari di queste due tipologie statuarie giunti fino a noi, interi o frammentari, sono molto numerosi (circa 500 koúroi e 350 kórai) ed è difficile individuarne una destinazione comune. Gran parte di essi possono essere considerati doni votivi dedicati alle divinità nei santuari, altri invece appartengono a contesti funerari. Nel primo caso gli studiosi si sono chiesti se queste figure umane idealizzate rappresentassero il dedicante dell’offerta oppure la divinità stessa. Questa distinzione forse non è rilevante: l’arte greca (così come le altre espressioni del pensiero greco quali la filosofia e la scienza) mostra di essere incentrata sull’uomo, inteso come misura di tutte le cose, e dunque il canone formale per arrivare a rappresentarne le fattezze, nella loro bellezza ideale e astratta, non cambia se rivolto alla figura umana o all’immagine antropomorfizzata che i Greci avevano degli dèi.
Per lungo tempo è stata discussa anche una caratteristica peculiare del volto di gran parte degli esemplari statuari più antichi, il cosiddetto "sorriso arcaico". La resa della bocca con labbra rigonfie e angoli verso l’alto è stata interpretata in passato come elemento espressivo, simbolo o della benevolenza degli dèi, per le statue considerate immagini di divinità, o di serenità interiore, data anche dalla perfezione di un corpo sano, per quelle considerate immagini umane. Oggi si tende invece a dare una spiegazione più tecnica, anche se meno suggestiva, di questo elemento. Un sorriso così realizzato, in questi esempi di scultura ancora caratterizzata da soluzioni sperimentali, può essere infatti considerato il risultato della costruzione dell’immagine per vedute parallele: la profondità della bocca sarebbe resa dalla curvatura degli angoli verso l’alto.