6.  LA GRECIA CLASSICA >> L'arte nell'Età classica

Dallo stile Severo all'Età classica piena

Mirone

Un importante artista la cui opera si colloca a cavallo tra il periodo Severo e l’Età classica è Mirone di Eleuthere (Beozia), attivo tra il 470 e il 440 a.C. ad Atene. La sua vasta produzione in bronzo era costituita da statue di atleti, dèi ed eroi, ma anche di animali; celebre per il suo realismo – tale da ingannare pastori e animali – era per esempio una vacca consacrata sull’acropoli di Atene. La sua attività ci è nota attraverso fonti greche e latine, grazie alle quali è stato anche possibile identificare le copie marmoree, di età romana, di due sue opere: il Discobolo ("lanciatore del disco") e Atena e Marsia.

Discobolo

Secondo i giudizi sulla sua arte raccolti dallo scrittore latino Plinio il Vecchio nella Naturalis historia, Mirone è del tutto concentrato sullo studio del corpo e dei suoi movimenti, mentre nutre un interesse decisamente inferiore per i dettagli o per l’espressione dei sentimenti. In effetti, il volto del Discobolo (9) non reca alcun segno di sforzo, apparendo impassibile; e anche la resa della capigliatura con la cesellatura, aspetto tipico dello stile Severo, passa in secondo piano rispetto alla scelta ardita di rappresentare un momento particolare del gesto atletico, quello in cui il caricamento rotatorio è finito e il corpo sta per scattare come una molla per effettuare il lancio del disco. Il corpo, curvato in avanti, le braccia aperte, il peso concentrato su una sola gamba, il movimento di rotazione, sono tutti elementi che trasmettono tensione e drammaticità. Allo stesso tempo, però, dalla figura emana un senso di armonia, derivante dalla geometria entro cui è inscrivibile la composizione .
Dossier Arte plus - volume 1

Dalla Preistoria all'arte romana

Laura Fenelli, Emanuela Ferretti, Laura Guasti, Claudio Pescio

Treccani Giunti TVP, 2015

VERSIONE DIGITALE

Cover GIAC45_65685Q