Storica dell'arte, lavora sulla storia delle immagini tra Medioevo ed Età moderna ed è ricercatore associato al Kunsthistorisches Institut di Firenze. Dal 2009 insegna Storia dell'arte per programmi di scambio di studenti americani a Firenze (Fairfield University; Australian Catholic College; Kent State University; Richmond in London).

Laura Fenelli

Storica dell'arte, lavora sulla storia delle immagini tra Medioevo ed Età moderna ed è ricercatore associato al Kunsthistorisches Institut di Firenze.

Emanuela Ferretti

Laureata in Archeologia classica all'Università di Siena, è dottore di ricerca in Storia antica all'Università di Firenze. Collabora dal 2002 con la rivista "Archeologia Viva". Si è occupata della redazione di volumi di storia e archeologia. Ha lavorato nel settore bibliotecario per il Kunsthistorisches Institut di Firenze e per l'Università di Siena.

Laura Guasti

Laureata in Archeologia classica all'Università di Siena, è dottore di ricerca in Storia antica all'Università di Firenze. Collabora dal 2002 con la

Giornalista e storico dell’arte, è uno specialista di arte fiamminga e olandese. Dirige la rivista “Arte Dossier” e la Divisione Arte di Giunti Editore. Da decenni si occupa di divulgazione della storia dell’arte, di editoria d’arte, di pubblicazioni museali e cataloghi di mostre. È autore di articoli e libri soprattutto sull’arte olandese del XVII secolo, sulla pittura fiamminga del XV secolo, di monografie su Vermeer, Rembrandt e Frans Hals, di studi sui rapporti fra arte, società e storia delle mentalità. Per Treccani Giunti TVP è autore di manuali di Arte e immagine per la scuola secondaria di primo grado (Artelier, Il filo dell’arte, Artedossier in classe) e curatore di manuali di Storia dell’arte per la scuola secondaria di secondo grado (Contesti d’arte, Dossier Arte).

Claudio Pescio

Giornalista e storico dell’arte, è uno specialista di arte fiamminga e olandese. Dirige la rivista “Arte Dossier” e la Divisione Arte di Giunti

<i>Dossier Arte Plus</i> è il risultato della sinergia tra un team editoriale esperto, storici dell’architettura, storici dell’arte, architetti e consulenti didattici. Il corso si distingue per la qualità scientifica e la chiarezza, rendendo l’apprendimento autonomo accessibile e stimolante per gli studenti e le studentesse. Il testo è ben organizzato con gerarchie e titoli chiari, uso efficace del grassetto e paragrafi di lunghezza appropriata, oltre a una selezione accurata degli argomenti e uno stile di scrittura fresco. L’apparato iconografico è ricco e strettamente legato al testo, e permette di studiare storia dell’arte, architettura e urbanistica con piante, prospetti e ricostruzioni. L’apparato didattico è forte, con testi per lo studio autonomo, frequenti soste didattiche, sintesi, domande guida e approfondimenti. Le letture d’opera descrivono capolavori in un percorso guidato e calibrato.&nbsp;

1 - La Preistoria

L’epoca e le idee

L’arte preistorica

Lo studio dell’arte preistorica

Le pitture rupestri

FOCUS: Le tecniche pittoriche primitive

L'arte mobiliare

DOSSIER: Venere di Willendorf

Le prime forme di architettura

Le incisioni rupestri in Italia

Il Punto su... La Preistoria

2 - La Mesopotamia

L’arte e l’architettura mesopotamiche

L’arte sumera

FOCUS: Il mosaico a coni

DOSSIER: Stendardo di Ur

L’arte assira e babilonese

DOSSIER: Porta di Ishtar

Il Punto su... L’arte mesopotamica

3 - L’antico Egitto

L’arte egizia

L’architettura monumentale

L’edilizia privata

La pittura e il bassorilievo

La scultura

DOSSIER: Thutmosi III, le rappresentazioni del faraone

Tra arte e artigianato

Il Punto su... L’arte dell’antico Egitto

4 - Creta e Micene

L’arte minoica e micenea

Architettura e arte a Creta

DOSSIER: Palazzo di Cnosso

L’architettura e l’arte micenee

FOCUS: L'antica Troia

DOSSIER: Tesoro di Atreo

DOSSIER: Coppe di Vaphio

Il Punto su... L’arte a Creta e a Micene

5 - La Grecia arcaica

Le origini dell’arte greca

La ceramica nel Periodo di Formazione

DOSSIER: Anfora 804 o Anfora del Dípylon

FOCUS: La lavorazione e le forme della ceramica

DOSSIER: Arýballos Macmillan

La ceramica in Età arcaica

FOCUS: Due colori da una stessa vernice

DOSSIER: Cratere di Sarpedonte

Il Punto su... La ceramica greca arcaica

Il tempio

Gli ordini architettonici

FOCUS: La correzione degli effetti ottici

Templi dorici di Età arcaica

DOSSIER: Frontoni del Tempio di Atena Apháia a Egina

La decorazione architettonica

Il Punto su... Il tempio greco

La scultura dedalica

La scultura arcaica

DOSSIER: Cavaliere Rampin

Il Punto su... La scultura dedalica e arcaica

6 - La Grecia classica

L’arte nell’Età classica

Lo stile Severo

FOCUS: La fusione a cera persa

DOSSIER: Auriga di Delfi

Dallo stile Severo all’Età classica piena

Il Punto su... Lo stile Severo

La scultura in Età classica

DOSSIER: Doriforo

L'architettura in Età classica

FOCUS: La matematica nel Partenone

Il teatro greco

Il Punto su... L’Età classica

Il Tardo Classicismo

DOSSIER: Apollo del Belvedere

DOSSIER: Apoxyómenos e Atleta di Lussino

La pittura nel mondo greco

Il Punto su... Il Tardo Classicismo e la pittura greca

7 - L’Ellenismo

L’arte ellenistica

I ritratti di Alessandro

DOSSIER: Mosaico della Battaglia di Alessandro

FOCUS: La città greca

Il rinnovamento urbanistico

DOSSIER: Altare di Pergamo

La scultura pergamena e la sua tradizione

Un’arte di evasione

DOSSIER: Nike di Samotracia

L’arte alessandrina

Il Punto su... L’Ellenismo

8 - Italici ed Etruschi

L’arte dei popoli italici

L’Italia centro-meridionale

L’Italia settentrionale

Il Punto su... L’arte italica

Configurazioni del corso

Relazione d'adozione

LA GRECIA CLASSICA >> L'arte nell'Età classica  6.  Diadumeno Intorno al 430 a.C. Policleto realizza il ("colui che si cinge con la benda"), considerato la dello stile policleteo . La statua raffigura un giovane atleta, dal fisico muscoloso e dall’atteggiamento naturale, che si cinge la testa con la benda della vittoria. Il ritmo scultoreo definito dal canone diventa qui più complesso: la benda tenuta dall’atleta tra le mani e stretta intorno alla , infatti, crea un semicerchio che fa da contrappunto alla flessione del torso . L’accentuata inclinazione delle spalle è bilanciata dallo , dovuto al fatto che la gamba destra è tesa, mentre la sinistra è flessa e lievemente retrocessa; in virtù di questa posizione delle gambe, il baricentro si trova esattamente al centro dei due arti, a differenza di quanto accade nel (il cui baricentro è spostato sulla gamba destra). Rispetto inoltre alle ciocche aderenti alla testa del la benda del sottolinea la morbidezza dei riccioli, resi più naturalmente. Diadùmeno creazione più matura (21) testa inclinata (22) spostamento dell’asse del bacino Doriforo Doriforo, Diadumeno , , copia da originale in bronzo (430 a.C. ca.), marmo cicladico, h 196 cm. Atene, Museo Archeologico Nazionale. 21. Policleto Diadumeno Schema grafico del di Policleto. 22. Diadumeno L’altro grande artista dell’Età classica è Fidia, nato ad Atene nel 490 a.C. circa. La sua figura è indissolubilmente legata, come vedremo, alla costruzione dell’edificio sacro simbolo del mondo greco: il Partenone di Atene. Egli è però importante anche per la sua produzione in bronzo, databile tra il 470 e il 450 a.C., cioè prima che l’artista si dedicasse al cantiere affidatogli da Pericle. Le opere realizzate in questo periodo ebbero peraltro un posto d’onore sull’acropoli: è il caso della statua di nota grazie alla copia detta (in realtà ancora ascrivibile allo stile Severo); della colossale ("che combatte in prima linea", "protettrice"), alta in origine più di 7 metri, ma di cui restano solo tracce del basamento; e infine dell’ A Fidia è attribuito anche il tipo dell’ elaborato probabilmente prima di recarsi a Olimpia per la realizzazione della statua crisoelefantina di Zeus. Fidia: la statuaria in bronzo Apollo Parnópios, Apollo di Kassel Atena Prómachos Atena Lemnia. Amazzone ferita,   › pagina 125    Apollo di Kassel Una delle migliori copie marmoree dell’ – realizzato da Fidia in bronzo tra il 465 e il 455 a.C. – è l' , che prende il nome dalla città tedesca in cui è conservato. La maestria del grande scultore è già pienamente riconoscibile nell’opera, che tuttavia presenta ancora alcuni caratteri tipici dello stile Severo, in particolare la squadratura del volto e la posizione della figura, che ha i piedi interamente poggiati a terra e, di conseguenza, il peso distribuito su entrambe le gambe. Apollo Parnópios Apollo di Kassel (23) ,  , copia romana da originale in bronzo (460 a.C. ca.), marmo, h 199,5 cm. Kassel (Germania), Museumslandschaft Hessen Kassel, Skulpturensammlung. 23. Fidia Apollo di Kassel Atena Lemnia Gli Ateniesi che avevano colonizzato l’isola di Lemno commissionarono a Fidia, intorno al 450 a.C., una statua della dea Atena per ottenere la sua protezione. Collocata sull’acropoli, l' è uno dei più alti esempi di bellezza femminile per la severità attenuata del volto, la serenità d’espressione e l’atteggiamento pacifico: la testa è priva di elmo, mentre l’ègida, la pelle di capra con testa di Medusa usata da Zeus come scudo e portata spesso da Atena sul petto, è tenuta a tracolla come ornamento. Atena Lemnia  (24) ,  , copia romana con testa di restauro da originale in bronzo (450 a.C. ca.), marmo, h 209 cm. Dresda, Staatliche Kunstsammlungen Dresden, Skulpturensammlung. 24. Fidia Atena Lemnia Risalente al 440 a.C. e realizzata anch’essa in bronzo, l’ sarebbe stata presentata dallo scultore al concorso di Efeso al quale aveva partecipato e vinto Policleto. L’opera attribuita a Fidia è molto innovativa per la posizione della figura: l’Amazzone avanza reggendo con entrambe le mani l’arco e mostrando la gamba sinistra piegata in avanti; qui un lembo del corto chitone appuntato alla cintura lascia scoperta una ferita sulla coscia. Come nella statua realizzata da Policleto, l’Amazzone ha il braccio destro alzato, ma a differenza di quella l’avambraccio è completamente flesso e appoggiato sul capo. La testa è lievemente piegata all’indietro e il volto è incorniciato dai capelli ondulati, che presentano una scriminatura al centro e sono invece rigonfi ai lati. Così come è stata restaurata nel Settecento, la guerriera stringe nella mano destra l’estremità superiore dell’arco e nella sinistra l’estremità inferiore. Sul fianco sinistro, accanto a cui è disteso il braccio, è appoggiata la faretra, mentre accanto al piede si trova l’elmo. Amazzone ferita Amazzone ferita (25) ,  , copia romana da originale in bronzo (440 a.C. ca.), marmo, h 197 cm. Roma, Musei Capitolini. 25. Fidia Amazzone ferita

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