La descrizione e lo stile
La testa sferica della Venere di Willendorf è ricoperta, fino a metà del volto, da tante piccole
bugnature (cioè sporgenze), in contrasto con la levigatezza del resto del corpo. Si tratta di un modo di rendere la pesante
capigliatura, costituita da capelli ricci e folti, o forse di rappresentare un copricapo di conchiglie, simile a quelli ritrovati su alcuni reperti
umani paleolitici.
Le braccia sono appena accennate e le piccole mani si appoggiano sul seno. Le forme abbondanti
e l'accumulo di adipe nella zona del bacino, del ventre, delle cosce e delle ginocchia conferiscono un
particolare realismo in contrasto con l'astrazione complessiva dell'opera. Le gambe sono prive di piedi
e, all'estremità, finiscono a punta, forse in modo da poter conficcare la statuetta nel terreno o su di un supporto.