6.  LA GRECIA CLASSICA >> L'arte nell'Età classica

Oltre l'Età classica: Lisippo

Nel corso del IV secolo a.C. il ruolo di Lisippo, nato a Sicione, sulla costa settentrionale del Peloponneso, e attivo dal 370 a.C. circa, appare determinante per l'elaborazione di un nuovo stile scultoreo, alternativo ormai a quello classico e in cui dominano nuovi equilibri e una nuova attenzione alla psicologia del soggetto. La predilezione per il bronzo e per la raffigurazione di nudi maschili atletici rimanda alla produzione classica di Policleto, di cui però Lisippo rinnova il Canone, teorizzando nuove proporzioni e mostrando di aver acquisito le principali novità del tempo (che caratterizzeranno poi l'Ellenismo), ossia l'osservazione del reale e l'interesse per il ritratto.

Agias

In un gruppo statuario bronzeo che Lisippo realizzò per Daoco, principe dei Tessali, alleato dei Macedoni di Filippo II, sono evidenti le nuove conquiste stilistiche dell’artista. Conosciuto grazie a un’antica copia greca in marmo rinvenuta a Delfi, il gruppo comprendeva i ritratti del principe assieme al figlio e a sette antenati, vincitori nelle gare atletiche del santuario. Tra i numerosi frammenti del monumento di Delfi, spicca una grande statua di atleta, raffigurante Agias (64), uno degli antenati di Daoco. Il corpo, solido e muscoloso, come si addice a un vincitore nelle gare del pancrazio (combattimento che comprendeva lotta e pugilato), è reso riducendo al minimo il movimento delle gambe, della testa e del torso, per trasmettere il senso di potenza della muscolatura. Rispetto agli atleti policletei la vita è più stretta e le gambe più lunghe; mentre la testa, anch’essa di proporzioni più piccole, esprime concentrazione con il corrugamento delle sopracciglia, la bocca leggermente aperta e gli occhi pensierosi.