8.  ITALICI ED ETRUSCHI

L’arte dei popoli italici

Tanti popoli, tanti stili

Il variegato quadro dell’arte italica comprende la produzione di comunità e popoli non sempre ben distinguibili dal punto di vista geografico e cronologico. Si tratta di culture poco studiate in passato, poiché offuscate dalla vitalità artistica delle città della Magna Grecia, della Sicilia e degli Etruschi. Definire l’arte italica nel suo complesso è quindi difficile, anche se è possibile individuare tratti distintivi che accomunano fenomeni diversi.
Un altro limite che si incontra nello studio dell’arte italica – anche nell’ambito di una singola cultura – è la natura dei reperti rinvenuti, prevalentemente pertinenti alle tombe e ai corredi funerari. Nella produzione artistica di molte popolazioni sono evidenti le influenze esterne, come mostrano i ritrovamenti di opere nel Sud dell’Italia, profondamente contaminato dall’arte greca. In genere il modello "straniero" dei manufatti italici è proprio quello greco, talora mediato dall’etrusco, che spinge all’abbandono delle forme figurative organiche per l’adozione di figure astratte, schematizzate; altre volte, per contrasto, l’arte italica umanizza i motivi geometrici e distribuisce il colore in modo più libero, vivo e "capriccioso", al di fuori degli schemi tradizionali.