Tra modelli e originalità
Rispetto a quella degli altri popoli italici, la civiltà etrusca è economicamente più avanzata e sviluppa articolazioni politiche più complesse: non stupisce che anche l’arte presenti una maggiore ricchezza di motivi e affronti un numero più ampio di temi. La società etrusca, inoltre, recepisce con più profitto i modelli stranieri, specialmente greci, conosciuti attraverso le importazioni dirette di opere e manufatti e grazie alla presenza di maestranze straniere in suolo etrusco. Nel VI secolo, in particolare, si afferma l'influenza ionica, relativa cioè a modelli stilistici e formali concepiti nelle colonie greche dell’Asia Minore.Allo stesso tempo, sebbene tale ricezione sia evidente, gli Etruschi sono in grado di interpretare liberamente l’arte degli altri popoli, intesa come spunto di ispirazione e non semplicemente come esempio da imitare. Ogni città rivisita i modelli anche sulla base dei materiali di cui dispone: tufo, argilla, alabastro, metalli. Da questo punto di vista gli Etruschi sono particolarmente fortunati: le loro terre sono ricche di rame, ferro, stagno e piombo, che vengono lavorati ed esportati. Proprio da questo fiorente mercato deriva la disponibilità economica che permette loro di importare manufatti artigianali e di pregio dalla Grecia.