Grandi edifici per grandi città
Tra il IV e il III millennio a.C. lo sviluppo delle città mesopotamiche raggiunge uno straordinario livello. La più grande città dell’epoca, Uruk
(l’odierna Warka, in Iraq), conta alla fine del III millennio 80 000 abitanti e si estende su oltre 400 ettari di terreno. Anche se sappiamo poco
dell’impianto urbanistico di questa e di altre città, gli scavi archeologici hanno rivelato l’esistenza di grandi edifici, come il
palazzo reale e i templi. Si tratta di strutture dalle piante molto simili, comuni in tutta la Mesopotamia,
caratterizzate dalla presenza di vasti cortili su cui si affacciano ambienti altrettanto maestosi. Con il tempo, i palazzi assumono dimensioni sempre
più imponenti. I templi, invece, già in origine appoggiati su grandi terrazzamenti, si evolvono nelle ziqqurat, enormi torri
costituite da più terrazze sovrapposte, che possono raggiungere i 25 metri di altezza.