2.  LA MESOPOTAMIA >> L'arte e l'architettura mesopotamiche

L'arte sumera

Urbanistica e architettura

I resti della città sumera di Uruk aiutano a capire come si sia formata la prima struttura urbana nota (1). In origine esistevano due distinti insediamenti, Eanna e Kullàb: il primo ospitava il santuario dedicato a Inanna, dea dell’amore e della fecondità (identificata poi, da Assiri e Babilonesi, con la dea Ishtar); nel secondo sorgeva il Tempio del dio celeste Anu, posto sopra un’alta terrazza. Intorno al 3500 a.C., con l’unificazione dei due poli religiosi, che pure mantengono distinti i culti, si forma la nuova città di Uruk. Eanna, distante dalla zona delle abitazioni comuni, ne diviene il centro nevralgico: è esteso per almeno nove ettari e ospita, oltre al Tempio di Inanna, edifici isolati, alcuni dei quali molto grandi e, forse, adibiti a funzioni amministrative. Di Kullàb conosciamo invece il Tempio di Anu. Gli scavi archeologici hanno dimostrato che l’area di edificazione di questo tempio, in origine destinata a usi profani, era stata preventivamente purificata. Le fondazioni (2), costituite da lastre di calcare, sono infatti state poste solo dopo aver scavato una fossa che, rivestita di mattoni, è stata riempita di terra "pura".
I più noti e importanti edifici mesopotamici sono però le ziqqurat, che rappresentano un’evoluzione dei primi templi costruiti su un’unica alta terrazza (come quello di Anu a Uruk). Si tratta di complessi edifici monumentali, alti decine di metri e formati da piani terrazzati (da tre a sette) poggiati su un vasto terrapieno artificiale. Simili a piramidi tronche, le ziqqurat si innalzano quindi in verticale con piani che si restringono dal basso verso l’alto (3).
Noti come "montagne di dio", perché con la loro altezza costituivano una sorta di scala simbolica per giungere alla divinità, questi edifici avevano una natura polifunzionale, essendo al tempo stesso templi, magazzini per prodotti agricoli, baluardi difensivi, depositi idrici e forse anche osservatori astronomici. Essendo realizzate in mattoni, più deperibili della pietra, le ziqqurat sono giunte a noi in cattivo stato di conservazione. Se ne conoscono diciannove, dislocate in sedici diversi siti; molte di queste, come la ziqqurat di Ur (4), alta circa 25 metri, sono prive dei piani superiori.