10.  ROMA IMPERIALE

L’arte romana in età imperiale

La vastità dell’Impero romano e la varietà delle lingue parlate all’interno dei suoi confini rendono più acuta l’esigenza di sviluppare, attraverso l’arte, un linguaggio comune, comprensibile a tutti. Nelle mani del princeps, l’arte diviene un veicolo per parlare a tutti i popoli dell’Impero e ottenere il loro consenso.

Nuovi e grandi monumenti

Uno dei più importanti strumenti per il consolidamento del potere imperiale è il rinnovamento urbano di Roma: a partire dall’ampliamento dell’area del Foro, in tutta l’età imperiale vengono edificate sia grandi opere destinate alla vita politica, amministrativa e religiosa, sia complessi architettonici dedicati allo svago e al benessere del popolo. L’architettura romana si perfeziona, migliorando le tecniche già ampiamente impiegate nei secoli precedenti.
L’attenzione degli imperatori non è però rivolta solo alla capitale: anche le province più lontane beneficiano infatti di questo impulso allo sviluppo urbanistico e architettonico. Con il succedersi delle diverse dinastie vengono realizzate, nelle maggiori città dell’Impero, alcune fra le opere più imponenti di tutta la storia dell’architettura romana. L’Impero si arricchisce di generi monumentali nuovi, come i grandiosi teatri, gli anfiteatri e le terme pubbliche, che sviluppano nel corso del tempo strutture sempre più ampie, comprendenti anche biblioteche e piccoli teatri.