10.  ROMA IMPERIALE >> L’arte romana in età imperiale

I Flavi e Traiano: i grandi edifici pubblici

Dopo la morte di Nerone, nel 68 d.C., e un breve periodo di lotta fra i tre pretendenti al trono – Galba, Otone e Vitellio – il potere passa in mano alla famiglia dei Flavi, che si adoperano per cancellare i segni delle follie assolutistiche di Nerone e per restituire al popolo lo spazio occupato dalla Domus Aurea. Si tratta di un’azione dal forte valore simbolico, volta a sottolineare il nuovo programma politico imperiale. Si torna a pensare alla costruzione di grandi e lussuosi edifici aperti a tutti i cittadini, così com’era stato in età augustea con la risistemazione dei Fori, le ristrutturazioni del Campo Marzio, l’edificazione del primo Pantheon e dei primi bagni pubblici della città. La prima importante iniziativa è l’apertura al pubblico di quelli che erano stati i giardini di Nerone, con lo svuotamento del lago artificiale. Sulla piattaforma in opera cementizia realizzata per riempirne il fondo sarà in seguito eretto il Colosseo.