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L’ARTE DA NERONE AI SEVERI
- Con i discendenti di Augusto aumenta l'esaltazione della figura dell'imperatore, che si riflette sull'iconografia delle statue imperiali.
- Mentre Augusto aveva promosso opere di utilità pubblica, Nerone fa costruire una grandiosa reggia privata, la Domus Aurea.
- La pittura nel mondo romano era diffusa e praticata su muri, tavola o tela, a tempera o a encausto, ma restano esempi solo della pittura murale.
- La pittura murale, eseguita con la tecnica dell’affresco, è classificata in quattro stili sulla base dei ritrovamenti di Pompei (da cui il nome di stili “pompeiani”, in realtà diffusi in tutto il mondo romano).
- Con i Flavi (Vespasiano, Tito e Domiziano) e con Traiano si torna alla costruzione di grandi edifici pubblici: terme, teatri e anfiteatri.
- Adriano, grande ammiratore della cultura greca, fa costruire a Tivoli una villa i cui spazi richiamano gli scenari delle diverse province dell’Impero. Durante il suo regno viene anche ricostruito il Pantheon, tempio caratterizzato da un’armonia assoluta e realizzato grazie a una prodigiosa tecnica edilizia.
- L’immagine di Marco Aurelio, imperatore-filosofo, è affidata a ritratti di tipo diverso, a seconda dell’età e del messaggio trasmesso; celebre è in particolare la sua statua equestre, tipologia molto diffusa nel mondo romano.
- Tra i grandi monumenti celebrativi romani vi sono le colonne coclidi (la Colonna Traiana e quella Aureliana sono le più importanti) e gli archi di trionfo.
- Dall’età di Adriano si diffonde, insieme con la pratica dell’inumazione, la produzione di sarcofagi ornati da rilievi con soggetti orientali, scene mitologiche ed episodi di vita civile e militare.