L'ANTICO EGITTO >> L'arte egizia 3. La pittura e il bassorilievo Gli Egizi raffiguravano sulle l’ambiente in cui il defunto aveva vissuto, le sue attività quotidiane, gli svaghi e i piaceri di cui aveva goduto in vita. Si credeva infatti che queste si sarebbero rianimate, grazie alle formule e ai nomi scolpiti o dipinti in geroglifici accanto alle immagini, per soddisfare le necessità del morto. Nella , ispettore dei granai reali, si trova per esempio una scena di vendemmia che mostra l’operosità dei lavoranti, impegnati nelle diverse fasi di lavoro. Due di loro raccolgono i grappoli, altri cinque sono intenti alla pigiatura dell’uva; un altro controlla il succo che fuoriesce e che sarà versato nelle quattro anfore poste in alto su un ripiano. Le pitture parietali rivelano un’attenta . Ne è un esempio la rappresentazione della fauna e della flora nella , dove il defunto è raffigurato su una piccola barca di papiro, insieme alla sposa Hatshepsut e alla giovane figlia, mentre è intento a cacciare nelle acque delle paludi del Nilo. I pesci, gli uccelli, i felini, le farfalle, le piante acquatiche, così come l’abbigliamento e i monili, sono resi con cura e . L’attenzione per la vita quotidiana e per la sua rappresentazione naturalistica fa parte anche del repertorio parietale a . È il caso di un fregio su quattro registri che racconta in modo dettagliato la raccolta del papiro, la pastorizia, la pesca e la caccia, attraverso la rappresentazione di figure umane, animali e strumenti di lavoro che rendono leggibile la narrazione . La resa naturalistica dei particolari avviene comunque all’interno di un sistema di che non è modificato fino all’Epoca Tarda. : per gli Egizi, infatti, l’importante è raffigurare gli esseri viventi e gli oggetti non come appaiono, ma come sono. La , per esempio, è resa con la ma ; il busto è di profilo all’altezza della vita ma, mediante una sorta di torsione, petto e spalle appaiono frontali; gambe e piedi sono di profilo. Anche gli animali sono sempre resi di profilo, ma con le corna frontali. Nelle scene in cui persone e animali sono sullo stesso piano, le figure appaiono le une sopra le altre, con le medesime dimensioni. La decorazione delle tombe pareti delle tombe scene di vita quotidiana Tomba di Nakht (17) osservazione della natura Tomba di Nebamon (18) abbondanza di particolari bassorilievo (20) convenzioni La prospettiva è volutamente ignorata figura umana testa di profilo l’occhio è visto frontalmente (19) Nuovo Regno, XVIII dinastia (1550-1292 a.C.), pittura murale. Luxor (antica Tebe), Tomba di Nakht. 17. Scena con vendemmia, Nuovo Regno, XVIII dinastia (1550-1292 a.C.), pittura murale. Londra, British Museum (dalla Tomba di Nebamon, Luxor, antica Tebe). 18. Scena di caccia, Nuovo Regno, XVIII dinastia (1550-1292 a.C.), bassorilievo. Luxor (antica Tebe), Tomba di Ramose. 19. Coppia al banchetto, Antico Regno (2686-2191 a.C.), rilievo policromo. Saqqara (presso Il Cairo), Mastaba di Nefer e Kah-hay. 20. Raccolta del papiro, pascolo e caccia, Un altro aspetto caratteristico della produzione artistica dell’antico Egitto è la . Per aiutare il defunto ad affrontare l’aldilà, gli Egizi deponevano nella sua tomba un rotolo di papiro contenente il cosiddetto , che comprendeva preghiere e formule utili all’anima per superare ostacoli e pericoli e affrontare il giudizio di Osiride, dio dei morti. Le illustrazioni che accompagnano questi testi sono in alcuni casi delle vere e proprie opere d’arte pittorica. In alternativa al papiro, molto costoso, per la scrittura e per le prove di disegno gli Egizi utilizzavano , gli (plurale di termine greco che indica il coccio di terracotta). I decoratori di tombe raggiungevano un altissimo livello tecnico proprio grazie ai continui esercizi testimoniati da centinaia di cocci e schegge figurate rinvenute nelle aree delle necropoli; ne è un esempio il frammento di calcare conservato al Museo Egizio di Torino che raffigura un’aggraziata . La pittura su papiro e gli óstraka pittura su papiro Libro dei Morti (21) frammenti di vasi e schegge di pietra calcarea óstraka óstrakon, danzatrice acrobatica (22) particolare, Nuovo Regno, XIX dinastia (1292-1185 a.C.), papiro dipinto. Londra, British Museum. 21. Libro dei Morti di Hunefer, Nuovo Regno, XIX dinastia (1292-1185 a.C.), calcare dipinto, h 10,5 cm. Torino, Museo Egizio. 22. Óstrakon con danzatrice,