La decorazione delle tombe
Gli Egizi raffiguravano sulle pareti delle tombe l’ambiente in cui il defunto aveva vissuto, le sue attività quotidiane, gli svaghi e i piaceri di cui aveva goduto in vita. Si credeva infatti che queste scene di vita quotidiana si sarebbero rianimate, grazie alle formule e ai nomi scolpiti o dipinti in geroglifici accanto alle immagini, per soddisfare le necessità del morto. Nella Tomba di Nakht, ispettore dei granai reali, si trova per esempio una scena di vendemmia (17) che mostra l’operosità dei lavoranti, impegnati nelle diverse fasi di lavoro. Due di loro raccolgono i grappoli, altri cinque sono intenti alla pigiatura dell’uva; un altro controlla il succo che fuoriesce e che sarà versato nelle quattro anfore poste in alto su un ripiano.Le pitture parietali rivelano un’attenta osservazione della natura. Ne è un esempio la rappresentazione della fauna e della flora nella Tomba di Nebamon (18), dove il defunto è raffigurato su una piccola barca di papiro, insieme alla sposa Hatshepsut e alla giovane figlia, mentre è intento a cacciare nelle acque delle paludi del Nilo. I pesci, gli uccelli, i felini, le farfalle, le piante acquatiche, così come l’abbigliamento e i monili, sono resi con cura e abbondanza di particolari. L’attenzione per la vita quotidiana e per la sua rappresentazione naturalistica fa parte anche del repertorio parietale a bassorilievo. È il caso di un fregio su quattro registri che racconta in modo dettagliato la raccolta del papiro, la pastorizia, la pesca e la caccia, attraverso la rappresentazione di figure umane, animali e strumenti di lavoro che rendono leggibile la narrazione (20).
La resa naturalistica dei particolari avviene comunque all’interno di un sistema di convenzioni che non è modificato fino all’Epoca Tarda. La prospettiva è volutamente ignorata: per gli Egizi, infatti, l’importante è raffigurare gli esseri viventi e gli oggetti non come appaiono, ma come sono. La figura umana, per esempio, è resa con la testa di profilo ma l’occhio è visto frontalmente (19); il busto è di profilo all’altezza della vita ma, mediante una sorta di torsione, petto e spalle appaiono frontali; gambe e piedi sono di profilo. Anche gli animali sono sempre resi di profilo, ma con le corna frontali. Nelle scene in cui persone e animali sono sullo stesso piano, le figure appaiono le une sopra le altre, con le medesime dimensioni.