CRETA E MICENE >> L'arte minoica e micenea 4. Lo stesso vivo che caratterizza gli affreschi del Palazzo di Cnosso si avverte anche nelle altre produzioni artistiche dell’isola: l’ , la e la . Tra i raffinatissimi e celebri trovati nelle tombe cretesi vi è un proveniente dalla necropoli reale di Mallia e databile tra il 1600 e il 1500 a.C. Il gioiello raffigura realisticamente due api affrontate che tengono con le zampe un favo circolare; elementi pendenti impreziosiscono il monile. Dal santuario del Palazzo di Cnosso proviene invece un gruppo di statuette votive raffiguranti la (probabilmente una personificazione della Madre Terra). Sono realizzate in , cioè ricoperte di una vernice che, cuocendo, diventa lucida e compatta, rendendo l’oggetto più resistente. La statuetta qui riprodotta è stata realizzata intorno al 1600 a.C. ed è alta circa 30 centimetri. La figura ha uno stretto corpetto che lascia scoperti i seni, allusivi alla , e indossa una gonna a balze lunga fino ai piedi; tiene in ciascuna mano un serpente, animale associato agli Inferi, e sul capo un volatile. Nella lavorazione della ceramica, durante il si afferma lo , dal nome della località in cui sono stati rinvenuti alcuni esemplari. Ben attestata nel primo Palazzo di Festo, la ceramica di Kamàres è caratterizzata da una vivace e da una grande varietà di forme (tazze, bicchieri, brocche, giare e le cosiddette fruttiere). Celebre, in particolare, è un (grande vaso a bocca larga dove si mescolavano acqua e vino) in ceramica policroma con grandi . Si tratta di manufatti che rivelano una straordinaria abilità tecnica: grazie all’uso del , venivano prodotti vasi dalle pareti di un solo millimetro di spessore, detti per questo "a guscio d’uovo", e talmente apprezzati da essere esportati in tutto il Mediterraneo, dove ne sono stati trovati frammenti. Nel i vasi assumono forme sempre più libere, talvolta a imitazione di opere orientali: le decorazioni diventano e prendono spunto dalla natura, con , ed . Nelle rappresentazioni, assai comuni, della piovra , i tentacoli dell’animale consentono un gioioso espandersi di linee curve, che nel loro naturalismo ben rappresentano la forza del mare. I raffinati oggetti dell'arte cretese naturalismo oreficeria piccola statuaria ceramica gioielli in oro ciondolo con api (4) dea dei serpenti ceramica invetriata (5) fertilità periodo Protopalaziale stile di Kamàres decorazione policroma su fondo nero cratere fiori bianchi di giglio applicati (6) tornio girevole periodo Neopalaziale bicrome fiori piante esseri marini (7) , XVII-XVI secolo a.C., oro, h 4,5 cm. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. 4. Ciondolo con api , 1700-1600 a.C., ceramica invetriata, h 30 cm. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. 5. Dea dei serpenti , 1750 a.C. ca., ceramica policroma. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. 6. Cratere con gigli a rilievo , 1600 a.C., ceramica, h 28 cm. Heraklion (Creta), Museo Archeologico. 7. Vaso con piovra