FOCUS
LA LAVORAZIONE E LE FORME DELLA CERAMICA
La realizzazione dei vasi
I vasi erano modellati dal ceramista e dipinti dal ceramografo, ma alcuni di questi artigiani svolgevano entrambe le attività. Con lo sviluppo dell'arte ceramica, i prodotti creati in alcune botteghe assunsero grande fama: ceramisti e ceramografi, consci delle proprie capacità, cominciarono a lasciare la propria firma sulle opere realizzate.Dalla metà dell'VIII secolo a.C., i vasi furono lavorati al tornio, un pesante disco (in legno, terracotta o pietra) montato su un perno e fatto girare direttamente dal vasaio.
Ottenuta la forma desiderata, si aggiungevano gli elementi eseguiti a parte e fatti seccare. Oltre alle anse, che venivano attaccate nella fase finale, negli esemplari più grandi anche la base e il collo erano lavorati separatamente.
Una volta assemblato, il vaso finito era sottoposto a levigatura e lucidatura per mezzo di un utensile di pietra o di legno (stecca). A questo punto, il ceramografo tracciava lo schizzo delle figure sulla superficie pulita e asciutta con un bastoncino di carbone o di piombo, di cui in alcuni casi sono ancora visibili le tracce.
Le fasi di cottura erano determinanti per la riuscita del manufatto (e, come vedremo, per la qualità delle decorazioni): la temperatura non corretta o non adeguatamente controllata poteva determinare la rottura del vaso o lasciare segni di bruciatura.