dossier l'opera ARÝBALLOS MACMILLAN 640 a.C. ca. ceramica, h 6,8 cm Londra, British Museum (da Corinto o da Tebe, Beozia) Gli elementi decorativi mutuati dal mondo orientale, quali fiori di loto e palmette, fanno la loro comparsa in epoca orientalizzante, ma continueranno a essere impiegati per tutto il periodo della produzione ceramica greca. Molto usati in ambito corinzio, verranno poi rielaborati dai ceramografi attici che li utilizzeranno con estrema eleganza. Su ogni piccolo scudo compare un che contraddistingue ciascun guerriero. Si tratta di simboli, animali, esseri fantastici o mostri, con funzione distintiva o apotropaica. epísemon L’ prende il nome da Malcom Macmillan, che nel 1889 lo donò al British Museum, e costituisce uno dei più raffinati esemplari di questo genere prodotti nel corso del VII secolo a Corinto. Il vaso, dalle dimensioni ridotte (è alto 6,8 centimetri e ha un diametro di soli 3,9 centimetri, per un peso totale di 65 grammi), era destinato a contenere oli profumati con i quali gli atleti erano soliti cospargersi. È stato attribuito allo stesso pittore dell' II tempo e il luogo arýballos Olpe Chigi. La descrizione e lo stile La parte superiore del vaso consiste in una : il muso dell'animale, reso plasticamente, ha le fauci aperte che mostrano denti spaventosi e la lingua rossa; la criniera, a cui si attacca l'ansa verticale, è invece realizzata semplicemente disegnando tante piccole fiamme. Sul corpo del piccolo ri sviluppano : una scena di battaglia, una teoria (cioè una successione) di cavalieri e una caccia alla lepre. La zona di massima espansione del vaso è occupata dalla scena principale, in cui si distinguono . Ogni guerriero è armato di tutto punto, con elmo crestato, lancia e scudo con uno diverso dall’altro. Il fervore e il movimento della battaglia sono resi dalla sovrapposizione dei guerrieri, dall’alternarsi di soldati all’attacco che avanzano puntando le lance contro il nemico e di altri ormai caduti a terra feriti. Nei due registri sottostanti, che gradatamente si riducono in altezza, è rappresentata una serie di forse in processione, e una con cani e un uomo accovacciato in agguato. Le scene centrali sono delimitate, sulla spalla, da una ricca decorazione con fiori di loto e palmette contrapposti e uniti da girali (volute), e, sul piede, dalla tipica decorazione a raggi, o a denti di lupo, che dà slancio all’intero vaso. La realizzazione dell’opera è arricchita dall’ e dall' per rendere i dettagli miniaturistici. protome leonina arýballos tre fasce decorative miniaturistiche diciassette guerrieri in combattimento epísemon uomini a cavallo, scena di caccia alla lepre uso del colore incisione