Le pitture rupestri europee del Paleolitico superiore sono concentrate nella Francia meridionale e in Spagna (zona definita da alcuni
studiosi area franco-cantabrica o mediterranea). In Italia, per questo periodo, è noto solo il sito di Grotta Paglicci (Foggia).
In base alla datazione con il radiocarbonio, si ritiene che le pitture più antiche siano quelle della Grotta Chauvet (presso Vallon-Pont-d’Arc, nella regione francese dell’Ardèche), comprese tra 32 900 e 24 770 anni fa, a riprova della lunga frequentazione del sito. Ma l’arte rupestre continua per decine di migliaia di anni, come testimonia lo stupefacente repertorio presente nelle grotte di Lascaux, Niaux e Altamira, dove figure di animali, impronte di mani, segni geometrici e, più raramente, figure umane, sono stati datati, per le fasi più recenti, a 14 000 anni fa.
In base alla datazione con il radiocarbonio, si ritiene che le pitture più antiche siano quelle della Grotta Chauvet (presso Vallon-Pont-d’Arc, nella regione francese dell’Ardèche), comprese tra 32 900 e 24 770 anni fa, a riprova della lunga frequentazione del sito. Ma l’arte rupestre continua per decine di migliaia di anni, come testimonia lo stupefacente repertorio presente nelle grotte di Lascaux, Niaux e Altamira, dove figure di animali, impronte di mani, segni geometrici e, più raramente, figure umane, sono stati datati, per le fasi più recenti, a 14 000 anni fa.