5.  LA GRECIA ARCAICA >> Le origini dell'arte greca

Templi dorici di Età arcaica

Tra il VII e il VI secolo a.C., cioè prima dell’affermazione definitiva dell’uso della pietra, uno stesso edificio poteva essere eretto con materiali costruttivi diversi. Nei templi di questo periodo, sebbene le grandi linee dell’ordine dorico fossero già definite, le colonne e gli architravi erano ancora di legno, mentre i fregi erano a volte realizzati in mattoni e terracotta. Queste prime testimonianze sono importanti perché permettono di cogliere i tentativi e le sperimentazioni degli architetti di Età arcaica con la pietra, materiale di cui non conoscevano ancora tutte le possibilità costruttive e di resistenza, e con la nuova tendenza alla monumentalità.

Tempio di Hera a Olimpia

Le colonne del tempio dorico di Hera a Olimpia (28-29), costruito tra la metà del VII e l'inizio del VI secolo a.C., sono realizzate in legno e poi sostituite con quelle lapidee (di pietra) nel corso dei secoli, tanto che Pausania (autore nel II secolo d.C. di una descrizione della Grecia) racconta di aver visto ancora alcuni elementi antichi di quercia.
L’Heraíon di Olimpia mostra inoltre soluzioni non ancora definitive anche nella distribuzione degli spazi interni, fatto che rende questo antico tempio un’importante testimonianza dell’evoluzione dell’ordine dorico verso le sue forme canoniche. La cella, infatti, è già tripartita (caratteristica propria dei templi dorici), essendo separata in tre ambienti longitudinali (navate) da due file di colonne; tuttavia, queste sono molto vicine alle pareti e, alternativamente, sono addossate a pilastri che vanno a formare delle cappelle laterali, assenti negli esempi successivi di tempio dorico.