1.  DAL PALEOCRISTIANO ALL'ALTO MEDIOEVO >> L'arte paleocristiana

Roma nel V secolo

L'attività edilizia iniziata al tempo di Costantino prosegue a Roma nei secoli seguenti con un ritmo molto intenso; anche se la città, come si è visto, non è più la sede dell'imperatore, essa mantiene un prestigio paragonabile a quello delle capitali grazie alla sua storia gloriosa e al ruolo preminente del suo vescovo all'interno della comunità cristiana.

Basilica di Santa Sabina

Costruita sul colle dell'Aventino ,pur avendo subìto trasformazioni e restauri nel corso dei secoli, testimonia in modo evidente le caratteristiche dell'architettura paleocristiana. Edificata fra il 422 e il 432, incorpora i resti di costruzioni preesistenti. Preceduta da un nartece, ha una pianta basilicale priva di transetto ed è divisa in tre navate da archi a tutto sesto (invece delle trabeazioni presenti nelle basiliche del secolo precedente), sostenuti da 24 colonne corinzie in marmo bianco, scanalate e rudentate (cioè con le scanalature riempite nella parte inferiore) (13-14); si tratta di elementi di spoglio, provenienti da un edificio del II secolo. Le navate laterali sono molto più strette, più basse e meno illuminate di quella centrale, che riceve luce da enormi aperture ad arco sopra le arcate e nell'abside. Si deve però ricordare che all'epoca non si utilizzava ancora il vetro per le finestre, che venivano invece protette da pannelli di mica (un minerale semitrasparente) fissati in graticci di stucco: la luce giungeva così negli interni come attenuata da un filtro. L'eleganza, la semplicità e il richiamo ai modelli dell'antica Roma, che caratterizzano l'edificio, saranno poi tratti tipici dell'architettura del pontificato di Sisto III (432-440).