Federico II (1194-1250), erede da parte di padre della corona imperiale e di quella del Regno di Sicilia da parte di madre, è una figura di grande rilievo nella storia della prima metà del Duecento, in conflitto con il potere papale. Anche i suoi interessi culturali, che lo portano ad accogliere alla sua corte poeti e scienziati e a fondare l'università di Napoli, rivelano un'apertura verso varie tradizioni, compresa quella araba, che aveva lasciato tracce importanti in Sicilia.
3. IL GOTICO >> L'arte gotica
La rinascenza federiciana
Un classicismo gotico
La produzione artistica da lui promossa è ricca di riferimenti all'antichità classica, utilizzata anche come legittimazione e propaganda del proprio potere imperiale (per cui si parla di "rinascenza federiciana"), ma anche di un senso della realtà che lo stesso Federico, nel trattato di falconeria De arte venandi cum avibus (Sull'arte di cacciare con gli uccelli), riassume nell'invito a conoscere e rappresentare le cose come sono («ea quae sunt sicut sunt»). Il manoscritto della Biblioteca Vaticana contiene parecchie miniature, nelle quali emerge un'attenzione per la natura e in particolare per gli animali anche superiore a quella rivolta alla figura umana (64).
Dal Paleocristiano al Gotico internazionale
Laura Fenelli, Emanuela Ferretti, Laura Guasti, Claudio Pescio
Treccani Giunti TVP, 2015
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