3.  IL GOTICO >> L'arte gotica

Arnolfo di Cambio, scultore e architetto

Gli aspetti più classici della lezione di Nicola Pisano passano all’altro suo grande allievo, Arnolfo di Cambio (Colle di Val d’Elsa 1240/1245 ca.-Firenze 1302/1310). Dopo la collaborazione al pulpito di Siena, l’artista fu attivo inizialmente a Roma e in altre città poste sotto il controllo papale, come Orvieto e Perugia; si spostò poi a Firenze, che assunse il suo volto gotico e la sua dimensione di grande città proprio grazie alle imprese architettoniche di Arnolfo.

Carlo d'Angiò

Fu probabilmente Carlo d’Angiò a chiamare a Roma Arnolfo di Cambio. Una delle prime opere che conosciamo è un impressionante ritratto del sovrano seduto in trono (79). Anche se Carlo ricoprì a lungo la carica di senatore a Roma, viene qui presentato come re di Napoli. La statua non conserva la policromia e le dorature originarie e presenta lacune e rifacimenti, ma colpisce ancora per la maestosa posa frontale, che ricorda la scultura tardoantica, e per il volto attentamente indagato nella sua fisionomia.