Milano (allora chiamata, in latino, Mediolanum), capitale dell'Impero dal 286 al 402, riveste anche il ruolo di centro spirituale dell'Occidente negli ultimi decenni del IV secolo, al tempo del vescovo (poi proclamato santo) Ambrogio, che fonda numerose chiese.
1. DAL PALEOCRISTIANO ALL'ALTO MEDIOEVO >> L'arte paleocristiana
Milano imperiale e ambrosiana
Basilica di San Lorenzo
Iniziata poco prima del 378, viene forse concepita come chiesa di corte per gli imperatori. L'edificio, che subisce numerose trasformazioni nei secoli successivi, è preceduto da un quadriportico di cui resta solo un lato, costruito con colonne di spoglio e attualmente non collegato al corpo della chiesa. Questa, a pianta centrale (17), adotta lo schema tetraconco, che prevede un vano quadrato con quattro grandi absidi sui lati; oggi una cupola sostituisce la copertura originaria, crollata nel XVI secolo, che era costituita da una volta a crociera o da una cupola realizzata con vasi laterizi, cioè anfore e tubi di terracotta utilizzati come materiali da costruzione a causa della loro leggerezza. Tutto intorno corre un deambulatorio su due livelli (18); la galleria superiore prende il nome di matroneo, perché riservata in origine alle donne (matrone). La grandiosità dell'interno è molto ammirata e imitata nel corso del Medioevo, come si vedrà per San Vitale a Ravenna e per la Cappella Palatina di Aquisgrana. Sono annessi alla chiesa tre sacelli (piccoli ambienti sacri) a pianta ottagonale, tra cui quello di Sant'Aquilino, nato come mausoleo imperiale e coronato da una volta a padiglione. Questo tipo di copertura si differenzia dalla volta a crociera, già utilizzata in alcune costruzioni romane, che copre una superficie quadrata e si presenta, da un punto di vista geometrico, come l'intersezione di due volte a botte uguali; la volta a padiglione, invece, si imposta su un poligono con un numero pari di lati ed è l'intersezione di un numero di volte a botte corrispondente alla metà dei lati: in questo caso, dunque, si ha una volta a padiglione ottagonale, determinata dall'intersezione di quattro volte a botte.