Dal 402 Onorio, successore di Teodosio a capo dell'Impero d'Occidente, trasferisce la capitale a Ravenna, fino ad allora centro modesto e privo di una tradizione architettonica, che conosce la fase più significativa della sua storia (soprattutto di quella artistica) nel V e nel VI secolo, sotto gli ultimi imperatori romani e durante le successive dominazioni "barbarica" e bizantina. I monumenti di Ravenna hanno subìto trasformazioni meno radicali rispetto a quelli di Roma e di Milano dello stesso periodo e sono in gran parte ben conservati, anche se il piano su cui sorgono si trova più in basso di quello attuale della città a causa del fenomeno di subsidenza, cioè un lento e progressivo abbassamento del suolo, che interessa tutto il territorio.