FOCUS 

GLI ARAZZI

Gli arazzi sono dei panni tessuti con decorazioni, figure o scene, sulla base di un disegno preparatorio a grandezza naturale (cartone). Facilmente trasportabili, gli arazzi consentivano sia di decorare le pareti sia di proteggere le stanze dal freddo esterno. Con la loro ampia superficie, si prestavano in modo particolare ad accogliere composizioni di carattere bidimensionale, con grandi effetti decorativi e cura dei dettagli.
Il nome italiano deriva dalla città di Arras, nella Francia settentrionale, che fu uno dei principali centri di produzione di questi manufatti, mentre altre lingue utilizzano termini derivati dal latino tapete. La tecnica prevede una lavorazione su telai orizzontali (basso liccio) o verticali (alto liccio) e l'uso di fili di lino o canapa per l'ordito e di fili colorati di lana, seta, lamina d'oro o argento per la trama. 
Una tecnica del genere era già nota agli Egizi, ma i frammenti di arazzi più antichi conservatisi fino a oggi risalgono all'XI secolo. Il cosiddetto Arazzo di Bayeux o Arazzo della regina Matilde è in realtà una lunga striscia di lino ricamata in lana, che narra la conquista dell'Inghilterra da parte dei Normanni (1066), eseguita pochi decenni dopo gli eventi descritti.
Per la lavorazione lunga e impegnativa, gli arazzi erano oggetti di grande pregio, molto diffusi nelle corti nel periodo tardogotico, soprattutto tra Francia e Paesi Bassi.
Spesso i soggetti trattati erano di carattere profano, come nel caso dell'arazzo conservato a Padova, ma prodotto ad Arras, dedicato a un episodio della Chanson de geste (romanzo cavalleresco della Francia medievale) intitolata Jourdain de Blaye, redatta da un autore anonimo tra il XII e il XIII secolo. La scena raffigura il momento in cui il traditore Fromont finge di abbracciare il nipote Gerart, signore della città di Blaye, per ucciderlo e impadronirsi del potere. L'indifferenza per la resa della terza dimensione e la cura attentissima dei dettagli fanno di questo arazzo, prezioso per l'impiego di fili metallici nella trama, una tipica testimonianza dell'arte del Gotico internazionale.