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Uno sguardo a Oriente: l'arte di Bisanzio

La civiltà bizantina tra Occidente e Oriente

Dall’antica denominazione di Costantinopoli, Bisanzio, deriva l’aggettivo bizantino, che indica la storia, la civiltà e l’arte dell’Impero d’Oriente, i cui imperatori si proclamano eredi dell’Impero romano. Il legame culturale della civiltà bizantina con la storia di Roma è evidente anche nell’arte. Sebbene molti studiosi sottolineino l’importanza degli apporti delle civiltà del Vicino Oriente, uno dei principali fondamenti dell’arte bizantina risiede infatti nell’arte tardoantica, come si vede già nella Base dell’Obelisco di Teodosio (39), eretta intorno al 390 nell’ippodromo di Costantinopoli per sostenere un obelisco egizio in granito. La base è un parallelepipedo di marmo bianco decorato con rilievi che raffigurano l’imperatore con i figli e la corte che assistono ai giochi; la frontalità e la simmetria delle composizioni, già presenti nell’arte dell’età di Costantino, sono qui accentuate e diventeranno caratteristiche di tutta l’arte bizantina.
Rispetto all’Europa occidentale, i cambiamenti stilistici avvengono in modo lento e poco appariscente, tanto da rendere difficili le distinzioni cronologiche; i vari periodi della storia artistica prendono perciò il nome dalle dinastie che si succedono sul trono imperiale. Uno dei caratteri fondamentali dell’arte bizantina è la tendenza a eliminare il rilievo. Mentre in Occidente perde importanza il tutto tondo ma si continuano a eseguire rilievi (e talvolta anche statue in legno o metallo), in Oriente la scultura si limita a manufatti di piccole dimensioni, soprattutto in avorio o in metalli pregiati.