Nel corso dell’Alto Medioevo assumono un ruolo fondamentale le arti applicate (spesso dette impropriamente arti minori), cioè la
produzione di avori, oreficerie, gemme incise, decorazioni librarie, vetri, ceramiche e tessuti. Un’altra denominazione utilizzata è quella di arti
suntuarie (dalla parola latina sumptus, che significa "spesa"), dato il pregio dei materiali utilizzati. È un fenomeno di rilievo non solo per
la quantità delle opere realizzate, ma anche per la loro qualità: si tratta in molti casi di oggetti preziosi e raffinati, prodotti per committenti di
alto livello, destinati alle corti, alle cattedrali o alle principali abbazie. Spesso, inoltre, le innovazioni artistiche si presentano
proprio in questo tipo di produzioni prima che in quelle a carattere monumentale, e possono essere meglio comprese grazie alla diffusione dei vari
manufatti in aree geografiche diverse. Per descrivere questo fenomeno si afferma spesso che le arti applicate hanno il ruolo di
tecniche-guida nella storia dell’arte altomedievale.