1.  DAL PALEOCRISTIANO ALL'ALTO MEDIOEVO >> L'arte paleocristiana

Liturgia e architettura nel Cristianesimo

A partire dall'età di Costantino sorgono, a Roma e in altre città, alcuni edifici specificamente dedicati alla pratica religiosa: chiese, battisteri, costruzioni funerarie. Quasi tutti quelli eretti nel IV secolo hanno subìto in seguito profonde trasformazioni; grazie a testimonianze scritte o a immagini antiche è però possibile ricostruirne la struttura originaria e individuarne le caratteristiche generali, molte delle quali rimarranno alla base dell'architettura cristiana fino all'età contemporanea. Il modello stabilito in età paleocristiana sarà modificato, infatti, solo nel XX secolo, per il rinnovamento delle tecniche architettoniche e in seguito a riforme nella liturgia (cioè nelle forme dei riti) e nell'organizzazione della Chiesa cattolica apportate dal Concilio Vaticano II (1962-1965).
In molti edifici paleocristiani e di epoche successive si riutilizzano colonne, capitelli e altri frammenti architettonici provenienti da costruzioni romane; in latino questi elementi sono chiamati spolia.
L'usanza, che per questo è detta spoglio, ha motivazioni pratiche ed economiche, ma sottolinea anche l'apprezzamento per l'eredità del mondo classico e contribuisce alla continuità fra antichità e Medioevo. In alcuni casi gli elementi recuperati sono eterogenei per aspetto, materiale e provenienza, in altri sono scelti con cura e determinano il valore artistico dell'edificio.