2.  IL ROMANICO >> L’arte romanica

L’architettura civile

Le innovazioni tecniche dell’architettura romanica religiosa (murature più spesse e regolari, uso delle volte per coprire vasti spazi) caratterizzano anche l’architettura civile: purtroppo però, mentre una parte consistente degli edifici sacri è giunta fino a noi, pur con le trasformazioni cui sono stati soggetti nel corso dei secoli, le abitazioni sono spesso scomparse.

Castelli e rocche

Fuori dalle città, i castelli e le rocche, destinati in origine alla difesa dei confini e delle vie di comunicazione, si ampliano assumendo sempre più l’aspetto di vere e proprie cittadelle fortificate, intorno alle quali si estendono i vasti possedimenti terrieri della nobiltà feudale. Questi edifici assumono così diverse funzioni: sono, allo stesso tempo, residenza della famiglia e della servitù, baluardo militare e centro di potere amministrativo e territoriale. A partire dal XVI secolo, quando l’uso delle armi da fuoco ne rende obsoleti i sistemi difensivi, essi perdono la funzione strategica di controllo del territorio e vengono in larga parte dismessi. Si sono conservate fino a oggi solo alcune delle monumentali fortificazioni normanne: la White Tower (1077-1097) (78), all’interno del complesso della Torre di Londra, è uno dei più antichi esempi, tra quelli pervenutici, di colossali edifici in pietra, che si diffusero poi in tutti i territori normanni e in Europa continentale. La White Tower fu voluta da Guglielmo il Conquistatore in un luogo strategico entro le mura romane di Londra e presso il Tamigi, da dove si poteva controllare l’accesso alla città sia dal fiume sia dalla campagna.
Usata poi a lungo come prigione, era stata in realtà costruita come alloggio per la famiglia reale, e la sua importanza è ancora più notevole se si considera come all’epoca della conquista normanna le case in pietra fossero ben rare. Con una base quadrangolare di circa 34 metri per lato, alta tre piani e con pareti spesse oltre tre metri, la torre è costruita con pietra calcarea bianca portata via mare da Caen (Normandia), a sottolineare, anche con questo trasferimento di materiale, la nuova presenza dei conquistatori sulla scena inglese.