L’ARTE TRA LE DUE GUERRE 4. L’architettura e il design della Modernità L’estetica della razionalità e della funzione Nell’Europa dei primi decenni del Novecento vengono elaborate teorie ed esperienze d’avanguardia che legano l’arte e l’architettura all’industria, propugnando , di negazione di qualsiasi tipo di decorativismo e di valorizzazione di materiali innovativi come il cemento armato, i metalli e il vetro. Il modo di concepire e realizzare gli edifici si rinnova radicalmente ed è caratterizzato dalla , da e da , dove le partizioni sono ridotte al minimo. Sul fronte della produzione degli e degli , le sperimentazioni del Deutscher Werkbund prima, e del Bauhaus immediatamente dopo, esplorano con esiti di particolare qualità tecnica e formale le nuove frontiere del e della . Il complesso di queste ricerche, che si diffondono rapidamente in tutto il mondo e che dominano la cultura architettonica e il design internazionale fino alla metà del secolo, è indicato con il termine . Anche la definizione storiografica di si riferisce alla molteplicità di tendenze che si sviluppano a partire dai riferimenti rappresentati dalle opere del Bauhaus e di maestri come Le Corbusier e Mies van der Rohe. principi di razionalità costruttiva massima funzionalità forme pure spazi interni liberi e continui oggetti d’uso arredi disegno industriale replicazione seriale Movimento Moderno Razionalismo , Edificio del quartiere Siemensstadt, 1929-1931. Berlino. Walter Gropius , , 1930, lamiera e tubo in ferro, legno compensato. Atelier Jean Prouvé. Jean Prouvé Sedia smontabile n. 4 L’alternativa organica L’ dello statunitense Frank Lloyd Wright è in larga parte ; essa è infatti caratterizzata da , da e da , che oltre al cemento armato includono componenti tradizionali come il legno e la pietra. Per Wright l’architettura deve , uniformandosi ai tratti distintivi del sito in cui sorge; inoltre non deve soddisfare solo le necessità funzionali dell’individuo, ma deve rispondere anche ai suoi desideri e alle sue aspettative psicologiche. Anche gli e gli , pur nella loro semplicità, mostrano e ritornano in larga parte ai magisteri esecutivi dell’alto artigianato. Dai primi anni Trenta Wright progetta anche una città ideale, , come massima espressione di connubio perfetto tra natura e artificio: si tratta di un insediamento diffuso nel territorio in cui gli edifici sono immersi nel verde e gli uomini si spostano a bordo di veicoli privati dalle forme avveniristiche. architettura organica antitetica rispetto ai dettami del Movimento Moderno geometrie complesse spazi interni articolati materiali legati al contesto seguire le leggi naturali oggetti arredi configurazioni più ricche rispetto alle linee puriste del Bauhaus Broadacre City , , , 1958, disegno. Scottsdale (Stati Uniti), The Frank Lloyd Wright Foundation. Frank Lloyd Wright Prospettiva di Broadacre City “The Living City”